Per gli esperti di Invesco la buona gestione monetaria mette al riparo da crisi e contagio. Argentina e Turchia non hanno saputo o voluto fronteggiare l’inflazione fuori controllo, ma forse cominciano a correre ai ripari.
Di fronte alle recenti turbolenze che hanno colpito diverse economie emergenti, con epicentro in Turchia e Argentina ma propaggini in molti altri paesi dal Nord Africa all’Asia, molti osservatori hanno fatto paralleli con la crisi delle tigri asiatiche del 1997-1998, quando dalla Tailandia il contagio si propagò a Corea, Indonesia, Malesia, Taiwan, Filippine, Singapore e Hong Kong, con il conseguente crollo dei prezzi di azioni e immobili e svalutazione delle monete. Ora ci si interroga sulla possibilità che Argentina e Turchia, colpite da crisi simili a quella asiatica del 1997-98, possano contagiare altri paesi emergenti. I due paesi stanno cercando di rispondere all’inflazione fuori controllo con l’arma della politica monetaria, con una situazione particolare in Turchia che vede la banca centrale sfidare apertamente il potere politico.
SE LA SPESA FINISCE FUORI CONTROLLO
Ma cosa causa queste crisi? Perché si presentano in economie diverse nello stesso momento? E soprattutto qual è il rischio di contagio? John Greenwood, Capo Economista di Invesco, ha le risposte, e sottolinea prima di tutto che le crisi sono tutte causate da una spesa eccessiva rispetto alle capacità di creare reddito. Sia che la spesa sia del governo, come in Argentina e Venezuela, o privata, come in Turchia, fa aumentare la velocità di circolazione del denaro. Se la spesa è pubblica il governo stampa moneta, se è privata è il debito che la crea, tanto più quanto il denaro è a buon mercato grazie a tassi di interesse bassi. Ovviamente, spiega Greenwood, un’eccessiva crescita della moneta produce altri effetti negativi, come deficit dei conti con l’estero, inflazione e perdita di valore della moneta sia come potere d’acquisto sia rispetto alle altre valute...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Invesco