Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 7 novembre:
1. Democratici alla Camera, i Repubblicani si tengono il Senato
I Democratici hanno ottenuto il controllo della Camera dei Rappresentanti USA al termine delle elezioni di metà mandato USA, mentre i Repubblicani hanno mantenuto la maggioranza al Senato, facendo salire le probabilità di uno stallo a Washington.
I risultati, considerati un referendum sui primi due anni di governo del Presidente Donald Trump, sono stati in linea con le previsioni imparziali e con quelle dei mercati.
Malgrado la perdita del controllo della Camera, Trump ieri sera in un tweet ha parlato di un “tremendo successo” nelle elezioni.
2. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura forte
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo, con l’indice Dow che si avvia ad un aumento a tripla cifra, mentre gli investitori assimilano i risultati delle elezioni di metà mandato, che sono stati esattamente quelli previsti da Wall Street.
L’esito è considerato positivo per i mercati, in quanto storicamente i titoli azionari USA hanno registrato solidi guadagni nei periodi di stallo governativo. Secondo Bank of America (NYSE:BAC) Merrill Lynch (NYSE:BAC), l’indice S&P 500 registra in media ritorni annui del 12% quando il Congresso è diviso e la Casa Bianca è sotto il controllo dei Repubblicani.
Alle 5:35 ET, i future Dow blue-chip salgono di 180 punti, o dello 0,7%, i future S&P 500 segnano un rialzo di 25 punti, o dello 0,9%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech schizzano di 90 punti, o dell’1,3%.
Tra i report sugli utili previsti per oggi troviamo Humana (NYSE:HUM), Twenty-First Century Fox (NASDAQ:FOX), Square (NYSE:SQ), Qualcomm (NASDAQ:QCOM), Wynn Resorts (NASDAQ:WYNN), Roku (NASDAQ:ROKU), Groupon (NASDAQ:GRPN), Michael Kors (NYSE:KORS), Dean Foods (NYSE:DF), Office Depot (NASDAQ:ODP) e Keurig Dr Pepper (NYSE:KDP).
Le borse europee sono positive, con l’indice tedesco DAX che rimbalza dell’1%.
I mercati azionari asiatici sono misti, con le borse cinesi al ribasso.
3. Dollaro e rendimento dei bond USA in calo
Il dollaro scende così come il rendimento dei bond, i risultati delle elezioni di metà mandato USA andati come previsto hanno comportato un Congresso diviso alimentando le aspettative che per il momento sarà difficile vedere altre spinte significative della politica fiscale USA all’economia.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,6% a 95,52, il minimo dal 22 ottobre.
Sul mercato dei bond, i prezzi dei Buoni del Tesoro USA salgono, spingendo il rendimento al ribasso: il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA, di riferimento, scende al 3,18%, mentre il rendimento dei Buoni del Tesoro a 2 anni è in calo al 2,92%.
4. Al via il vertice di politica monetaria della Fed
La Federal Reserve comincerà i due giorni di vertice sulla politica monetaria nel corso della giornata e la decisione è attesa per domani pomeriggio.
Sebbene non sia previsto alcun cambiamento della politica, gli investitori saranno alla ricerca di nuove indicazioni circa i piani della banca centrale USA per il resto dell’anno e anche oltre.
La Fed ha alzato i costi di prestito a settembre per la terza volta quest’anno. Una crescita economica solida combinata con l’aumento dell’inflazione probabilmente convinceranno la banca ad intervenire di nuovo sui tassi a dicembre, malgrado le pressioni della Casa Bianca.
I future dei fondi Fed prevedono un aumento alla fine dell’anno con una probabilità dell’80%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
5. Report sulle scorte di greggio dell’EIA
Sul mercato delle materie prime, la U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 2 novembre oggi alle 10:30 ET (15:30 GMT).
Gli analisti si aspettano un incremento di circa 2,4 milioni di barili. Se confermato, sarebbe il settimo aumento settimanale consecutivo delle scorte di greggio USA.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 7,8 milioni di barili la scorsa settimana.
I future del West Texas Intermediate (WTI) salgono di 49 centesimi, o dello 0,8%, a 62,70 dollari al barile. Sono crollati dell’1,4% ieri, dopo aver segnato il minimo dal 16 marzo di 61,31 dollari al barile.
I future del Brent, il riferimento internazionale, rimbalzano di 73 centesimi, o dell’1%, a 72,86 dollari al barile. Ieri hanno segnato un tonfo dell’1,4%, toccando ad un certo punto il minimo dal 16 agosto di 71,18 dollari al barile.