Investing.com - I futures del greggio sono saliti negli scambi mattutini europei di questo venerdì, nei timori per il protrarsi delle tensioni in Ucraina.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio West Texas Intermediate con consegna a giugno è scambiato a 100,67 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,40%.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio West Texas Intermediate con consegna a giugno è scambiato a 100,67 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,40%.
I futures sono scesi ieri dello 0,51% o di 51 centesimi, a 100,26 dollari al barile.
Supporto a 99,81 dollari al barile, il minimo dal 7 maggio e resistenza a 102,20 dollari al barile, il massimo dal 29 aprile.
Ieri i separatisti filorussi dell’Ucraina orientale hanno ignorato la richiesta del President Russo Vladimir Putin, il quale ha chiesto di rinviare il referendum sull’indipendenza. I separatisti hanno affermato di voler andare avanti con il voto che molti temono possa portare alla guerra civile.
I diplomatici europei hanno raggiunto un accordo preliminare questo mercoledì per aumentare i criteri legali per imporre le sanzioni alla Russia, con l’obiettivo di congelare i beni delle aziende coinvolte nella crisi Ucraina.
La Russia ha prodotto 10,4 milioni di barili al giorno nel 2012 e ne ha esportato 7,4 milioni; tali quantitativi la rendono il secondo esportatore mondiale dopo l’Arabia Saudita.
Intanto i traders stanno seguendo i colloqui internazionali sul programma nucleare iraniano. Il vertice di due giorni tra Teheran e sei potenze mondiali si è tenuto a New York questa settimana.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno è in salita dello 0,39% a 108,42 dollari al barile, con lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA a 7,75 dollari al barile.