MILANO (Reuters) - Altagamma, l'associazione dei grandi marchi italiani di fascia alta dalla moda al design al food, contesta fortemente ogni ipotesi di revisione della legge che oggi dà alle imprese la libertà di scegliere se tenere aperti la domenica i propri punti vendita.
"Le domeniche contano fino al 20% del business, il 65/70% degli acquisti domenicali sono fatti da turisti, il 50% di chi lavora la domenica sono persone che lavorano solo quel giorno o nel weekend e sono spesso studenti universitari fuori sede che si pagano gli studi", ha sottolineato il vicepresidente di Altagamma Armando Branchini in occasione dell'Osservatorio organizzato oggi, come ogni anno, dall'associazione.
Gli ha fatto eco Vittorio Radice, vicepresidente di Rinascente: "chiudere la domenica è una pazzia. Noi facciamo la domenica il 18% delle vendite, solo il sabato facciamo meglio (20%). Il 51% degli acquisti è fatto da turisti, gli altri sono italiani che passeggiano in città e vivono un momento di pace lontani dagli impegni settimanali, facendo vivere i nostri centri storici. Paghiamo chi lavora la domenica dal 30% al 130% in più", ha sottolineato.
"Per noi -- ha continuato Radice -- quel 18% di fatturato è importante, forse il nostro profitto viene proprio da lì. Abbiamo investito 400 milioni in Italia, potremmo investirne altri 110 tra Napoli e Venezia, ma gli investimenti si fanno con i finanziamenti bancari e senza i numeri domenicali non potremmo farli".
(Claudia Cristoferi)