Investing.com - L’accordo tra la Premier Theresa May e l’Unione europea sta mandando in frantumi il governo britannico. Oggi, infatti, sono arrivati a quattro le dimissioni dei ministri dell’esecutivo guidato dai conservatori, a seguito dell’approvazione di ieri da parte del consiglio dei ministri.
A dare il via al “valzer delle dimissioni”, in dissenso con questo accordo, era stato il Ministro della Brexit, Dominic Raab, capo negoziatore del Regno Unito nelle trattative con l’Unione europea.
A seguire è stato il turno della sottosegretaria alla Brexit, Suella Braverman, a cui sono si uniti Sahilesh Vara, Ministro per l’Irlanda del Nord e quello per il lavoro Ester McVey.
“Io non ci sto”, è esplosa la Ministra McVey, spiegando che "l'accordo di May non rispetta il risultato del referendum del 2016, siamo passati da una situazione per cui nessun accordo era meglio di un cattivo accordo a un'altra per cui un cattivo accordo è meglio di nessun accordo con l'Ue”.
A questo punto sembrerebbe in bilico la stessa Theresa May. Secondo quanto scrive La Repubblica, infatti, durante il Consiglio dei Ministri si sarebbero raccolte le firme per la sua sfiducia come leader dei conservatori, anche se poi hanno rinunciato.
Il passo successivo potrebbe essere una mozione di sfiducia, per la quale sono, però, indispensabili 50 firme di deputati tories. Una parlamentare conservatrice britannica, Anne Marie Morris, aveva già dichiarato alla BBC che sia stata raggiunta la soglia per un voto di sfiducia nei confronti del Primo Ministro.
Il caos in Gran Bretagna sta spingendo in basso le quotazioni della sterlina, oggi in calo superiore all’1% sia sull’euro e che sul dollaro.