di Giselda Vagnoni
ROMA (Reuters) - Il mercato del credito italiano comincia a registrare i primi segnali positivi che dovrebbero prendere quota nei prossimi mesi grazie ad una congiuntura sostenuta dal calo di spread e greggio oltre che dal deprezzamento dell'euro, secondo il presidente dell'Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli.
"Ci sono fattori positivi. Il deprezzamento dell'euro favorirà le esportazioni, il calo del petrolio è un elemento di competitività per i prodotti italiani così come il calo dello spread", ha detto il presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna in un seminario tenuto nel fine settimana.
Due i dati incoraggianti del settore, citati dal numero uno di Abi.
Nei primi dieci mesi dell'anno i prestiti erogati per l'acquisto di abitazioni in Italia sono cresciuti del 30,5% sullo stesso periodo del 2013 a 20,2 miliardi, superando l'intero ammontare dello scorso anno.
Sempre nel periodo gennaio-ottobre le erogazioni fino a 1 milione di euro alle società non finanziarie sono superiori alle erogazioni dei primi 10 mesi del 2013 anche se di appena 0,2%.
"Siamo in controtendenza rispetto agli ultimi 36 mesi. Che non ci sia un meno ma un più è una notizia", ha detto Patuelli.
"Da tutti i punti di vista anche il dato sui mutui è positivo".
La conclusione, in ottobre, dell'esercizio Bce sui bilanci delle maggiori banche europee ha rimesso in moto il sistema del credito, secondo Patuelli.
"Dopo anni in cui erano le imprese a inseguire le banche, ora, in queste settimane di novembre successive all'Aqr e agli stress test, sono tornati a essere i direttori di filiali a bussare e sollecitare i finanzamenti", ha detto il presidente dell'Abi.
"La mia congettura è che ci sia un'influenza tra l'Unione bancaria e lo spread. I mercati si sentono rassicurati dal fatto che le banche italiane siano vigilate da un soggetto terzo".
CAMPO DI GIOCO LIVELLATO
Per il futuro l'Abi vuole assicurare per gli istituti di credito nazionali un campo di gioco livellato per gli stress test che saranno fatti una volta l'anno da Bce e autorità nazionali.
"Il credito dato a imprese e famiglie non deve pesare troppo e non deve pesare troppo poco tutto ciò che è speculativo", ha detto Patuelli.
Da qui anche la richiesta alle autorità europee che sia riconosciuto il fatto che gli istituti italiani, al contrario di altri, non hanno subito alcuna multa per la manipolazione degli indici.
"Occorre far pesare le multe inflitte alle banche che le subiscono. Nelle valutazioni non conta nulla il fatto di non essere stato multato e di non aver quindi posto in essere atti illeciti?".
Uno degli obiettivi che l'Abi perseguirà nei prossimi mesi è ottenere un testo unico bancario europeo oltre a un diritto unico penale in economia.
Dal prossimo direttivo della Bce i banchieri italiani si aspettano il via libera a nuove misure non convenzionali tra cui l'acquisto di titoli di Stato dei Paesi membri.
"Mi aspetto decisioni a maggioranza. Sono convinto che il meccanismo di unanimità in Europa, che è stato fondante per decenni, sarà perseguito se possibile. Se no, si procederà a maggioranza anche per l'acquisto di titoli di Stato", ha detto Patuelli.
"Mi aspetto, ragionevolemente, delle scelte che non vengano penalizzate per forza da qualcuno importante".