ROMA (Reuters) - Il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, si è dimesso da relatore del ddl di riforma delle istituzioni, dopo lo strappo annunciato da Silvio Berlusconi con il premier Matteo Renzi sulle riforme, ma il governo conta nell'approvazione del provvedimento a Montecitorio entro sabato con i voti della sua maggioranza.
"Le scelte di Forza Italia, in seguito all'incolpevole rottura del patto istituzionale, sono incompatibili con il mio ruolo di giocatore, di centravanti di punta di questo provvedimento", ha detto Sisto in aula, aggiungendo che ora "Forza Italia è libera di essere scontenta".
Dopo l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale contestata da Fi, Berlusconi ha detto di non sentirsi più vincolato all'intesa con Renzi, che finora ha permesso al governo di superare con i voti forzisti due passaggi parlamentari della riforma elettorale e uno del ddl costituzionale, compensando alcune defezioni nella maggioranza.
"Noi voteremo quella parte delle riforme conforme al dna e ai valori di Forza Italia. Se prima rinunciavamo per il bene del paese, oggi questa disponibilità non c'è più", ha aggiunto Sisto.
Ma alla prova del voto a Montecitorio, oggi, i deputati di Fi non si sono presentati compatti nel cambio di linea. Ad un emendamento dell'unico relatore di maggioranza, Emanuele Fiano, che restituiva allo Stato competenza esclusiva sulle politiche sociali (finora condivisa con le Regioni) solo una parte del gruppo forzista ha votato contro.
Ironizza su twitter il vicepresidente della Camera (Pd) Roberto Giachetti: "Fi vota in tre modi sulle riforme: verde (favorevoli), bianco (astenuti) e rosso (contrari). Compatti a difesa del tricolore! Poche idee ma confuse".
In precedente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, uno dei più stretti collaboratori di Renzi, aveva commentato: ""Mi spiace per le dimissioni di Sisto, ma noi andiamo avanti".
Forza Italia è in fermento. Un'agguerrita minoranza capitanata dall'eurodeputato Raffaele Fitto ha chiesto l'azzeramento dei vertici del partito che hanno fin qui sostenuto la linea di condivisione con il Pd delle riforme.
L'obiettivo del governo è di concludere entro sabato il passaggio alla Camera del provvedimento, che abolisce il Senato elettivo ed elimina le competenze concorrenti tra Stato e Regioni. Dopodiché il disegno di legge dovrà tornare a Palazzo Madama.
(Roberto Landucci)
((Redazione Roma, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390685224395, Reuters.messaging: roberto.landucci.thomsonreuters.com@reuters.net))
OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150210T130759+0000