di Gavin Jones
ROMA (Reuters) - Il governo è sicuro di ottenere il sostegno dell'Europa sul piano di riduzione delle tasse da 35 miliardi entro il 2018 perché solo stimolando la crescita economica è possibile ridurre il debito pubblico.
"Stiamo creando un circolo virtuoso per interrompere un circolo vizioso", dice in un'intervista a Reuters Yoram Gutgeld, consigliere economico di Matteo Renzi.
Il capo del governo ha avviato difficili trattative con la Commissione Ue per avere nuova flessibilità nell'applicazione delle regole di bilancio.
L'Italia ha un debito pubblico di circa il 132% del Pil, secondo per livello solo a quello greco.
Gutgeld sostiene che il ritorno a una crescita strutturale tramite una politica di tagli fiscali è l'unico modo di ridurre in modo permanente il debito.
Aggiornando il quadro macroeconomico, venerdì 18 settembre, Palazzo Chigi alzerà a +0,9 da +0,7% la stima del Pil di quest'anno. L'indebitamento netto del 2016 sarà aumentato rispetto all'1,8% indicato a metà aprile, secondo fonti governative.
Non è chiaro se l'obiettivo del pareggio di bilancio strutturale, calcolato al netto del ciclo e delle una tantum, sarà confermato al 2017 o rinviato all'anno successivo.
Gutgeld difende la strategia del governo e minimizza l'importanza del saldo strutturale, frutto di una formula complicata che le persone comuni non comprendono e neppure gli economisti sono concordi su come vada utilizzata.
Renzi dice che l'Italia merita i margini di flessibilità come premio per lo sforzo riformatore e cita sovente il Jobs act e l'abolizione del voto capitario nelle grandi banche popolari.
Secondo Gutgeld è naturale che gli osservatori siano scettici dopo "decenni di cattiva amministrazione e promesse tradite", ma aggiunge che con Renzi la situazione può cambiare.
Matematico israeliano con un passato alla società di consulenza McKinsey, Gutgeld ha deciso di cambiare vita dopo aver conosciuto Renzi nel 2012: "Ho scommesso che sarebbe stato capace di cambiare il Paese", dice.