Investing.com - Apertura negativa dei mercati azionari europei questo lunedì, sulla scia delle controparti asiatiche; i timori per la crescita cinese e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente pesano sul sentimento dei mercati.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 crolla del 3,34%, il francese CAC 40 segna -3,34%, mentre il tedesco DAX 30 vede un crollo del 3,61%.
Stamane, i dati hanno mostrato che l’indice Caixin dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso a 48,2 questo mese da 48,6 di dicembre, contro le aspettative di un aumento a 48,9.
I dati deludenti hanno contribuito ad alimentare il clima di apprensione per un indebolimento della seconda economia mondiale.
I mercati sono in fermento inoltre nei timori per l’aumento delle tensioni in Medio Oriente dopo che l’Arabia Saudita ha interrotto i rapporti diplomatici con l’Iran nel fine settimana.
La decisione ha seguito l’attacco all’ambasciata saudita a Teheran nel weekend come reazione all’esecuzione di un imam sciita da parte del regno.
Negativi i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che crollano del 2,64% e del 2,90%, mentre le tedesche Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) vedono un crollo rispettivamente del 3,20% e del 3,83%.
Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) crollano rispettivamente del 2,27% e del 2,53%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) crollano dell’1,80% e del 2,22%.
Scende anche Daimler AG (DE:DAIGn), con un crollo del 4,58% dopo che il direttore finanziario della casa automobilistica ha reso noto che la divisione dei veicoli commerciali non diventerà uno spin off.
Continental AG (DE:CONG) crolla del 3,61% dopo le voci secondo cui il produttore di pneumatici potrebbe registrare un calo delle vendite in seguito allo scandalo delle emissioni che lo scorso anno ha colpito la Volkswagen (DE:VOWG_p) AG, sua cliente.
A Londra, il FTSE 100 vede un crollo del 2,17%, poiché le banche britanniche hanno seguito la scia ribassista delle controparti continentali.
Lloyds Banking (L:LLOY) crolla dell’1,71% e Royal Bank of Scotland (L:RBS) registra un crollo del 2,09%, mentre Barclays (L:BARC) segna un crollo del 2,18% e HSBC Holdings (L:HSBA) vede un crollo del 2,80%.
Sull’indice legato alle materie prime, i titoli del settore minerario sono negativi. Bhp Billiton (L:BLT) e Rio Tinto (L:RIO) crollano rispettivamente del 3,22% e del 3,41%, mentre la rivale Glencore (L:GLEN) segna un crollo del 4,68%.
Intanto, Shire Plc (L:SHP) registra un crollo del 3,32% tra le voci che la casa farmaceutica starebbe trattando l’acquisizione della Baxalta Inc. per circa 32 miliardi di dollari.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in forte ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average crollano dell’1,71%, i futures S&P 500 registrano un crollo dell’1,60%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano un crollo dell’1,80%.