di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Gli appuntamenti sono entrambi di secondo livello. Ma fanno della settimana appena iniziata un momento decisivo sulla strada delle riforme del governo di Matteo Renzi.
Mercoledì sera dovrebbe arrivare il nuovo voto di palazzo Madama sulla riforma del Senato. Si dovrebbe trattare dell'ultima volta che i senatori si esprimeranno sulla riforma costituzionale, prima del voto definitivo da parte della Camera in aprile, prima del referendum confermativo in ottobre.
Come scritto venerdì sera dallo stesso Renzi nella sua e-news, "mercoledì sera dopo il voto sulle riforme costituzionali al Senato, il consiglio dei ministri si riunirà in notturna per discutere di pubblica amministrazione". Sul tavolo una decina di decreti legislativi attuativi della delega prevista dalla riforma della Pa. Si tratta di decreti attesi da alcune settimane.
I due appuntamenti hanno una valenza che travalica la loro importanza. In un momento di tensioni e polemica con la Commissione europea di Jean-Claude Juncker, Renzi vuole presentare a Bruxelles un'Italia che fa i compiti a casa sul fronte delle riforme strutturali, da tempo insistentemente richieste al nostro Paese.