ROMA (Reuters) - Il Senato ha approvato oggi con 157 voti a favore la conversione definitiva in legge del decreto per il salvataggio di Ilva, la principale azienda siderurgica italiana da un anno in amministrazione straordinaria.
I voti contrari sono stati 95, tre gli astenuti.
Il governo ha emanato un bando - che scade il 10 febbraio - per cercare soggetti interessati all'acquisto o all'affitto del gruppo e delle singole società.
Nel frattempo, il decreto ha varato un prestito di 300 milioni di euro, indispensabile a far fronte alle esigenze finanziarie del gruppo, che nel corso del 2015 ha perso 20-30 milioni al mese, secondo una fonte a conoscenza del dossier.
Ilva viene anche autorizzata a contrarre finanziamenti statali fino a 800 milioni di euro per continuare l'opera di risanamento ambientale, che dovrà terminare entro l'estate del 2017 (con un anno di proroga rispetto alla precedente normativa).
Tali fondi sono concessi in prestito a Ilva, e andranno restituiti dall'azienda o dalla cordata che ne rileverà gli impianti.
Nel frattempo, il 20 gennaio scorso, la Commissione europea ha annunciato di aver aperto un'indagine nei confronti dell'Italia per verificare se gli interventi a favore del gruppo Ilva, in particolare per ammodernare lo stabilimento di Taranto, il più grande d'Europa, possano essere considerati aiuti di Stato, in violazione delle norme comunitarie.
Nel 2013 la Commissione ha già aperto un procedimento d'infrazione contro l'Italia per non aver fatto in modo che l'Ilva rispettasse le norme ambientali Ue per le emissioni industriali.
(Massimiliano Di Giorgio)