Investing.com - I future del greggio hanno chiuso in salita per la quarta seduta consecutiva lo scorso venerdì, toccando il massimo delle ultime tre settimane nelle speranze che l’OPEC decida di prolungare i tagli alla produzione oltre giugno.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a maggio è salito di 40 centesimi, o dello 0,8%, a 53,53 dollari al barile alla chiusura degli scambi di venerdì. Precedentemente aveva toccato 53,77, il massimo dal 9 marzo.
Sulla settimana il greggio Brent di Londra ha visto un aumento di 2,73 dollari o del 5,1%, il massimo degli ultimi quattro mesi.
Il greggio USA West Texas Intermediate con consegna a maggio è salito di 25 centesimi a 50,60 dollari al barile venerdì. Precedentemente aveva toccato 50,85, il massimo dal 9 marzo.
Sulla settimana il greggio di New York ha visto un aumento di 2,63 dollari o del 5,2%.
Il sentimento è migliorato grazie alla propensione di diversi produttori OPEC a voler prolungare i tagli nel secondo semestre del 2017.
A novembre l’OPEC ha deciso di ridurre la produzione di circa 1,2 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno. La Russia ed altri 10 paesi non membri dell’organizzazione hanno accettato di tagliare la loro produzione di 600.000 barili al giorno.
In totale, è stato deciso di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni per il primo semestre dell’anno, ma finora la decisione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte.
Un comitato di Ministri dell’energia di paesi produttori OPEC e non-OPEC ha deciso di riunirsi nuovamente ad aprile per decidere se l’accordo per limitare la produzione debba essere o meno esteso per altri sei mesi. La decisione finale sarà presa dal cartello il 25 maggio.
Il greggio è andato di recente sotto pressione nei timori che la produzione di petrolio di scisto USA possa minare gli sforzi dei principali produttori per riequilibrare il mercato globale del petrolio.
Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di estrazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di 10 unità, segnando l’undicesimo aumento settimanale consecutivo. Il totale è di 662, il massimo dal settembre del 2015.
La U.S. Energy Information Administration ha ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 867.000 barili la scorsa settimana al massimo storico di 534,0 milioni. Si è trattato del dodicesimo aumento settimanale registrato nelle ultime 14 settimane, un dato che alimenta i timori sull’eccesso di scorte.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a maggio sono in salita di 1,9 centesimi, o dell’1,2%, a 1,703 dollari al gallone. Sulla settimana i future hanno chiuso in salita del 6%.
Il combustibile da riscaldamento è salito di 1,4 centesimi, a 1,574 dollari al gallone. Sulla settimana i future hanno chiuso in salita del 5%.
I future del gas naturale con consegna a maggio sono scesi di 0,1 centesimi a 3,190 dollari per milione di BTU. Sulla settimana i future hanno chiuso in salita del 3,7%.
Questa settimana, l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui dati sulle scorte USA di martedì e mercoledì, alla ricerca di nuove indicazioni sull’andamento della domanda e delle scorte nel principale consumatore mondiale.
Gli investitori continueranno inoltre a seguire le dichiarazioni dei principali produttori alla ricerca di segnali positivi che confermino l’adesione ai tagli alla produzione.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Martedì 4 aprile
L’American Petroleum Institute pubblicherà il report settimanale sulle scorte di greggio.
Mercoledì 5 aprile
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale sulle scorte di greggio e benzina.
Giovedì 6 aprile
Il governo USA rilascerà il report settimanale sulle scorte di gas naturale.
Venerdì 7 aprile
Baker Hughes rilascerà i dati settimanali sul numero degli impianti di estrazione attivi negli Stati Uniti.