Investing.com – L’euro ha tagliato le perdite contro il dollaro questo martedì, ma la moneta unica è rimasta sotto pressione nei timori sulla Spagna e sulla Grecia, mentre pesano anche i timori per le previsioni di crescita globale.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2905, il minimo da venerdì per poi toccare 1,2950 durante il pomeriggio europeo, in calo dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 1,2900, minimo del 4 ottobre e resistenza a 1,3024, massimo di lunedì.
L’euro si è indebolito dopo che il FMI ha tagliato le previsioni di crescita globale per quest’anno al 3,3% dal 3,5%, avvertendo che se USA ed Europa non saranno in grado di gestire i problemi attuali si potrebbe verificare una ripresa economica “lenta e irregolare”.
La domanda per la moneta unica risente inoltre dell’incertezza sulla tempistica per la richiesta di salvataggio da parte della Spagna, dopo che l’Eurogruppo ha dichiarato che Madrid non necessita di un salvataggio, almeno per adesso.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza verso la concessione dei prestiti alla Grecia, con il paese che lotta per raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit.
Sempre oggi il Presidente della BCE Mario Draghi ha confermato che i governi non possono attendere che la BCE risolva la crisi del debito nella regione, aggiungendo che sono vitali le riforme nazionali.
Draghi ha avvertito che si prevede ancora un’attività economica debole nella zona euro, e che il cammino è lungo e in salita.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,16% a 0,8078, ed EUR/JPY in calo dello 0,24% a 101,33.
Nel corso della giornata si attende la visita in Grecia della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Intanto i ministri delle finanze UE si incontreranno a Lussemburgo.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2905, il minimo da venerdì per poi toccare 1,2950 durante il pomeriggio europeo, in calo dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 1,2900, minimo del 4 ottobre e resistenza a 1,3024, massimo di lunedì.
L’euro si è indebolito dopo che il FMI ha tagliato le previsioni di crescita globale per quest’anno al 3,3% dal 3,5%, avvertendo che se USA ed Europa non saranno in grado di gestire i problemi attuali si potrebbe verificare una ripresa economica “lenta e irregolare”.
La domanda per la moneta unica risente inoltre dell’incertezza sulla tempistica per la richiesta di salvataggio da parte della Spagna, dopo che l’Eurogruppo ha dichiarato che Madrid non necessita di un salvataggio, almeno per adesso.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza verso la concessione dei prestiti alla Grecia, con il paese che lotta per raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit.
Sempre oggi il Presidente della BCE Mario Draghi ha confermato che i governi non possono attendere che la BCE risolva la crisi del debito nella regione, aggiungendo che sono vitali le riforme nazionali.
Draghi ha avvertito che si prevede ancora un’attività economica debole nella zona euro, e che il cammino è lungo e in salita.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,16% a 0,8078, ed EUR/JPY in calo dello 0,24% a 101,33.
Nel corso della giornata si attende la visita in Grecia della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Intanto i ministri delle finanze UE si incontreranno a Lussemburgo.