(Reuters) - I principali leader e policymaker cinesi stanno valutando un possibile deprezzamento dello yuan nel 2025, in vista di un aumento dei dazi commerciali sotto la seconda presidenza di Donald Trump.
La valutazione di questa mossa riflette la consapevolezza della Cina di aver bisogno di maggiori stimoli economici per contrastare la minaccia di Trump di imporre dazi più elevati, hanno riferito fonti a conoscenza della questione.
Trump ha detto di voler imporre un dazio universale del 10% sulle importazioni e uno del 60% sulle importazioni cinesi negli Stati Uniti.
Il deprezzamento dello yuan potrebbe rendere le esportazioni cinesi più economiche, attenuando così l'impatto dei dazi e creando un contesto monetario più accomodante nella Cina continentale.
Reuters ha parlato con tre persone a conoscenza delle discussioni sul possibile deprezzamento dello yuan, che hanno però chiesto di mantenere l'anonimato poiché non sono autorizzate a parlare pubblicamente della questione.
La Banca Popolare Cinese non ha risposto immediatamente alle richieste di commento di Reuters. Neanche l'Ufficio informazioni del Consiglio di Stato, che gestisce le richieste dei media per il governo, ha risposto a una richiesta di commento.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Antonella Cinelli)