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Dollaro in salita contro i rivali, mercato variabile

Pubblicato 10.05.2012, 10:44
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Investing.com – Il dollaro statunitense è misto contro le principali controparti; gli investitori restano cauti per via dei timori sull’agitazione politica e finanziaria in Grecia, ed in vista del rilascio di una serie di dati economici USA nel corso della giornata.

Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,19% a 1,2951.

I guadagni dell’euro sono rimasti limitati dopo che Alexis Tsipras, leader del secondo partito greco, Syriza, ha fallito il tentativo di formare un nuovo governo, mettendo il socialista Evangelos Venizelos nella posizione di effettuare un ultimo tentativo di formare un nuovo governo nella giornata di domani.

Ma sono ridotte le possibilità che l’accordo su un nuovo governo venga trovato; dopo 2 tentativi falliti sarà probabile la necessità di nuove elezioni a così breve distanza. Tutto ciò accende i timori che il paese non riesca a mettere in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.

Ad incrementare i timori la BCE, che taglia le previsioni di crescita del PIL 2012 a -0,2% da -0,1%, nel report mensile pubblicato stamane; persistono dunque i rischi nelle previsioni economiche.

Stamane i dati ufficiali hanno mostrato un aumento della produzione industriale francese, scesa più del previsto a marzo, segnando -0,9% nel mese precedente. Gli analisti avevano previsto un calo dello 0,4% nella produzione di marzo.

Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,10% a 1,6112.

La sterlina è supportata dai dati appena rilasciati sulla produzione manifatturiera del Regno Unito, salita più del previsto a marzo, segnando +0,9% dopo un calo dell1,1% nel mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,5% a marzo.

Inoltre è atteso dagli investitori l’annuncio del tasso di interesse da parte della BoE.

Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,10% a 79,72 e USD/CHF in calo dello 0,16% a 0,9275.

Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,11% a 1,0015, AUD/USD in salita dello 0,53% a 1,0103 e NZD/USD in salita dello 0,40% a 0,7871.

Il dollaro australiano ha segnato un impennata dopo che i dati ufficiali hanno mostrato un calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 4,9% dal 5,2% di marzo. Gli analisti avevano previsto un aumento del tasso di disoccupazione al 5,3% ad aprile.

Le valute legate alle materie prime restano sotto pressione in seguito ai dati cinesi che mostrano un calo dell’import-export del paese ad aprile.

In un rapporto, l’Amministrazione generale delle Dogane cinese ha mostrato che la bilancia commerciale del paese ha segnato un surplus di 18,42 miliardi di dollari a marzo, contro i 5,35 miliardi di dollari nel mese precedente.

L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,02% a 80,23.

Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale seguita dai report governativi sulle richieste di disoccupazione e sui prezzi all’importazione. Inoltre, è atteso per oggi una dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.

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