Investing.com – Il dollaro australiano è sceso venerdì contro il dollaro statunitense, tagliando alcune dei guadagni settimanali in seguito all'incertezza su Spagna e Grecia che hanno avuto delle ripercussioni sugli investimenti più rischiosi.
Il cambio AUD/USD ha toccato 1,0410 giovedì, il massimo dal 28 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,0327, alla chiusura degli scambi di venerdì, su dello 0,70% sulla settimana.
Supporto a 1,0242 minimo del 16 ottobre e resistenza a 1,0410, massimo di giovedì.
La propensione al rischio è stata colpita dopo che il summit UE di due giorni è terminato venerdì senza indicazioni sulla richiesta di salvataggio da parte della Spagna, né sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Il dollaro è rimasto supportato contro lo yen questo venerdì, dopo un report che dell'Associazione Statunitense degli Immobiliaristi che ha mostrato un calo delle case già esistenti pari all'1,7% a settembre, in linea con le aspettative.
Inoltre i dati relativi agli utili trimestrali di Microsoft e McDonald’s sono giunti peggiori del previsto, allentando la domanda di beni più rischiosi.
Il dollaro austaliano è salito inoltre dopo che l'agenzia di rating Moody's ha deciso di non tagliare il credito della Spagna a junk, alimentando la propensione al rischio.
Anche i dati cinesi hanno supportato il biglietto verde, dopo che i dati ufficiali di giovedì hanno mostrato che il PIL cinese è salito del 7,4% nel trimestre ad ottobre, rispecchiando le previsioni degli analisti. La Cina è il principale partner commerciale dell'Australia.
In questa settimana, i verbali del meeting di politica monetaria di ottobre della Reserve Bank of Australia hanno indicato che la banca ha la possibilità di tagliare ulteriormente i tagli di interesse, con le previsioni di crescita toccate dal rallentamento del settore minerario.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati USA sulla crescita del terzo trimestre, nonché sull'esito del primo vertice di politica monetaria della Federal Reserve dopo l'annuncio del nuovo allentamento quantitativo a settembre.
Intanto in Australia saranno rilasciati i dati sull'inflazione, mentre in Cina rilasceranno un report sull'attività manifatturiera.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Martedì 23 ottobre
L'Australia pubblicherà un indice dei principali indicatori macroeconomici.
Mercoledì 24 ottobre
In Australia saranno pubblicati i dati sull'IPC, la principale voce di inflazione.
La Cina pubblicherà i dati del settore privato sull'attività manifatturiera, un importante indicatore della salute commerciale.
Gli USA rilasceranno i dati sulla vendita di case in corso, un indicatore della salute economica, nonché i dati sulle scorte di greggio.
La Federal Reserve annuncerà il tasso di riferimento e e rilascerà il verbale di politica monetaria, insieme all'attesissima dichiarazione ufficiale.
Giovedì 25 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore chiave della produzione, nonché i dati sulle vendite di case in corso e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 26 ottobre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati preliminare sul PIL; la voce principale dell'attività economica. Inoltre, l'Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sul sentimento dei consumatori.
Il cambio AUD/USD ha toccato 1,0410 giovedì, il massimo dal 28 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,0327, alla chiusura degli scambi di venerdì, su dello 0,70% sulla settimana.
Supporto a 1,0242 minimo del 16 ottobre e resistenza a 1,0410, massimo di giovedì.
La propensione al rischio è stata colpita dopo che il summit UE di due giorni è terminato venerdì senza indicazioni sulla richiesta di salvataggio da parte della Spagna, né sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Il dollaro è rimasto supportato contro lo yen questo venerdì, dopo un report che dell'Associazione Statunitense degli Immobiliaristi che ha mostrato un calo delle case già esistenti pari all'1,7% a settembre, in linea con le aspettative.
Inoltre i dati relativi agli utili trimestrali di Microsoft e McDonald’s sono giunti peggiori del previsto, allentando la domanda di beni più rischiosi.
Il dollaro austaliano è salito inoltre dopo che l'agenzia di rating Moody's ha deciso di non tagliare il credito della Spagna a junk, alimentando la propensione al rischio.
Anche i dati cinesi hanno supportato il biglietto verde, dopo che i dati ufficiali di giovedì hanno mostrato che il PIL cinese è salito del 7,4% nel trimestre ad ottobre, rispecchiando le previsioni degli analisti. La Cina è il principale partner commerciale dell'Australia.
In questa settimana, i verbali del meeting di politica monetaria di ottobre della Reserve Bank of Australia hanno indicato che la banca ha la possibilità di tagliare ulteriormente i tagli di interesse, con le previsioni di crescita toccate dal rallentamento del settore minerario.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati USA sulla crescita del terzo trimestre, nonché sull'esito del primo vertice di politica monetaria della Federal Reserve dopo l'annuncio del nuovo allentamento quantitativo a settembre.
Intanto in Australia saranno rilasciati i dati sull'inflazione, mentre in Cina rilasceranno un report sull'attività manifatturiera.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Martedì 23 ottobre
L'Australia pubblicherà un indice dei principali indicatori macroeconomici.
Mercoledì 24 ottobre
In Australia saranno pubblicati i dati sull'IPC, la principale voce di inflazione.
La Cina pubblicherà i dati del settore privato sull'attività manifatturiera, un importante indicatore della salute commerciale.
Gli USA rilasceranno i dati sulla vendita di case in corso, un indicatore della salute economica, nonché i dati sulle scorte di greggio.
La Federal Reserve annuncerà il tasso di riferimento e e rilascerà il verbale di politica monetaria, insieme all'attesissima dichiarazione ufficiale.
Giovedì 25 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore chiave della produzione, nonché i dati sulle vendite di case in corso e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 26 ottobre
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati preliminare sul PIL; la voce principale dell'attività economica. Inoltre, l'Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sul sentimento dei consumatori.