Investing.com — Un rapporto degli analisti di Bank of America (BofA) ha evidenziato prospettive rialziste per il dollaro australiano (AUD), seppur temperate dall’attesa dei risultati delle indagini commerciali statunitensi. La sensibilità dell’AUD alla portata e all’entità dei potenziali dazi USA-Cina è indicata come un fattore significativo nella sua valutazione.
BofA mantiene la sua previsione per il tasso di cambio USD/CNY a 7,50 per il primo trimestre e 7,60 per il secondo trimestre del 2025, nonostante gli attuali sforzi della Cina per prevenire la svalutazione della propria valuta.
Il rapporto menziona anche che un possibile shock tariffario e la svalutazione dello yuan cinese (CNY) potrebbero rappresentare un rischio al ribasso per l’AUD nel breve termine. Questo è particolarmente rilevante poiché gli indicatori di posizionamento della banca suggeriscono che le posizioni lunghe sull’AUD sono attualmente le più affollate tra le valute del G10.
Nonostante queste preoccupazioni, BofA riafferma la sua previsione di fine anno per l’AUD a 0,68. Tuttavia, la società sta monitorando attentamente i risultati in attesa delle indagini commerciali statunitensi e i successivi annunci sui dazi, che dovrebbero essere divulgati entro il 02.04.2025. L’esito di queste indagini potrebbe avere un impatto significativo sulla performance della valuta.
Agli investitori e ai partecipanti al mercato si consiglia di rimanere attenti agli aggiornamenti riguardanti le indagini commerciali statunitensi, poiché questi risultati probabilmente influenzeranno la traiettoria dell’AUD nei prossimi mesi. Il rapporto sottolinea l’interconnessione delle dinamiche commerciali globali e il loro effetto sulle valutazioni delle valute, con particolare enfasi sulla relazione tra Stati Uniti, Cina e Australia.
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