Investing.com – Il dollaro statunitense è in salita contro le principali controparti, la richiesta del biglietto verde come valuta rifugio è rimasta supportata dai timori per l’aggravarsi della crisi nella zona euro.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito al massimo di 22 mesi contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,30% a 1,2544.
L’euro ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, al massimo di 2 anni e mezzo, con GBP/USD in calo dello 0,19% a 1,5661.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel primo trimestre, contro la precedente stima di una contrazione dello 0,2%
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,12% a 79,31, ed è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,26% a 0,9570.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,20% a 1,0273, AUD/USD in calo dello 0,15% a 0,9517 e NZD/USD in calo dello 0,03% a 0,7495.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che il disavanzo commerciale del paese è salito meno del previsto ad aprile, segnando 335 milioni di dollari neozelandesi contro 186 milioni nel mese precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,28% a 82,40.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito al massimo di 22 mesi contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,30% a 1,2544.
L’euro ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, al massimo di 2 anni e mezzo, con GBP/USD in calo dello 0,19% a 1,5661.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel primo trimestre, contro la precedente stima di una contrazione dello 0,2%
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,12% a 79,31, ed è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,26% a 0,9570.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,20% a 1,0273, AUD/USD in calo dello 0,15% a 0,9517 e NZD/USD in calo dello 0,03% a 0,7495.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che il disavanzo commerciale del paese è salito meno del previsto ad aprile, segnando 335 milioni di dollari neozelandesi contro 186 milioni nel mese precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,28% a 82,40.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.