MILANO (Reuters) - Nuovo stop, questa volta prima di passare alla conta dei voti in consiglio comunale a Genova, sulla cessione di Amiu a Iren.
Il sindaco, Marco Doria, in scadenza con le elezioni prima dell'estate, ha accolto la proposta del PD di ritirare la delibera di giunta per mancanza di numeri necessari a farla passare.
Una precedente delibera era già stata bocciata sempre dal consiglio comunale del capoluogo ligure lo scorso 7 febbraio a causa delle divisioni nella maggioranza di centrosinistra.
Il sindaco, riferisce una fonte che ha seguito la diretta streaming del consiglio comunale, ha preso atto che non c'erano i voti sufficienti e ha quindi deciso di non andare al voto. Doria ha poi annunciato che, a causa della mancata approvazione della delibera Iren-Amiu, ci sarà un aumento delle aliquote Tari superiore al 18% per recuperare gli extra costi a seguito dello smaltimento dei rifiuti genovesi fuori regione a causa della chiusura della discarica di Scarpino.
Ieri il Cda di Iren aveva approvato il progetto di integrazione con Amiu, la società di igiene urbana controllata dal comune di Genova, subordinandolo al via libera del Consiglio comunale.
Il progetto di acquisizione da parte della multiutility -- di cui lo stesso comune di Genova è uno dei principali soci insieme a Torino, Reggio Emilia, Parma e Piacenza -- prevedeva due step: un aumento di capitale in due fasi riservato a Iren, nella prima con lo sottoscrizione di una quota per 5,35 milioni per arrivare al 49% di Amiu e, in caso di proroga del contratto di servizio (che scade nel 2020), un ulteriore versamento di 11,8 milioni. Nella seconda fase, Iren potrà sottoscrivere un'ulteriore quota per 22,58 milioni complessivi che la porteranno al 69% di Amiu, dice la nota. Previsto anche un finanziamento alla società genovese di 25 milioni.
(Giancarlo Navach)