Investing.com - I futures del petrolio greggio scendono oggi dal massimo di quattro giorni, dopo il rilascio di dati sull’inflazione più alta del previsto in Cina, che hanno alimentato le preoccupazioni per un’eventuale ulteriore stretta della politica monetaria.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno a 103,58 dollari al barile durante gli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,11%.
Precedentemente è stato toccato il minimo giornaliero di 103,23 dollari al barile, con un calo dello 0,4%.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrano che il tasso annuo di inflazione in Cina nel mese di aprile è salito del 5,3%, in leggero calo dal 5,4% di marzo, ma ancora superiore alle aspettative per un aumento del 5,2%.
Il guadagno è stato superiore al target del governo del 4% per l'intero esercizio, per il quarto mese consecutivo, mantenendo la porta aperta ad ulteriori strette da Pechino, che potrebbe rallentare la domanda.
I dati commerciali pubblicati martedì hanno mostrato che le importazioni cinesi di greggio sono salite dell’1,7% ad aprile, rispetto all'anno precedente, un dato decisamente minore di quello relativo all’aumento dell’11,9% nel primo trimestre.
La Cina è il secondo consumatore di greggio al mondo, e secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, il paese sarà responsabile del 40% circa della aumento globale della domanda di petrolio nel 2011.
Nel frattempo, i dati del settore pubblicati dall'American Petroleum Institute hanno dimostrato che le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate di 2,95 milioni di barili la scorsa settimana, il sesto aumento consecutivo settimanale.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà nel corso della giornata il suo attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusasi il 6 maggio. Il dato dimostrerà un aumento di 1,1 milioni di barili delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, dopo un aumento di 3,4 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Nonostante il calo, il prezzo del greggio dovrebbe continuare ad essere sorretto delle preoccupazioni per le conseguenze delle inondazioni lungo il fiume Mississipi, che potrebbe colpire le raffinerie degli Stati Uniti e di interrompere le forniture di carburante.
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a giugno a 117,06 dollari al barile, in calo dello 0,14%, 13,48 dollari sulla controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a giugno a 103,58 dollari al barile durante gli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,11%.
Precedentemente è stato toccato il minimo giornaliero di 103,23 dollari al barile, con un calo dello 0,4%.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrano che il tasso annuo di inflazione in Cina nel mese di aprile è salito del 5,3%, in leggero calo dal 5,4% di marzo, ma ancora superiore alle aspettative per un aumento del 5,2%.
Il guadagno è stato superiore al target del governo del 4% per l'intero esercizio, per il quarto mese consecutivo, mantenendo la porta aperta ad ulteriori strette da Pechino, che potrebbe rallentare la domanda.
I dati commerciali pubblicati martedì hanno mostrato che le importazioni cinesi di greggio sono salite dell’1,7% ad aprile, rispetto all'anno precedente, un dato decisamente minore di quello relativo all’aumento dell’11,9% nel primo trimestre.
La Cina è il secondo consumatore di greggio al mondo, e secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, il paese sarà responsabile del 40% circa della aumento globale della domanda di petrolio nel 2011.
Nel frattempo, i dati del settore pubblicati dall'American Petroleum Institute hanno dimostrato che le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate di 2,95 milioni di barili la scorsa settimana, il sesto aumento consecutivo settimanale.
Il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti rilascerà nel corso della giornata il suo attesissimo report delle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusasi il 6 maggio. Il dato dimostrerà un aumento di 1,1 milioni di barili delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, dopo un aumento di 3,4 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Nonostante il calo, il prezzo del greggio dovrebbe continuare ad essere sorretto delle preoccupazioni per le conseguenze delle inondazioni lungo il fiume Mississipi, che potrebbe colpire le raffinerie degli Stati Uniti e di interrompere le forniture di carburante.
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a giugno a 117,06 dollari al barile, in calo dello 0,14%, 13,48 dollari sulla controparte statunitense.