Investing.com - Il prezzo dell’oro è in lieve calo questo lunedì, ma resta vicino al massimo delle ultime due settimane segnato nella seduta precedente tra i crescenti timori per il futuro della Grecia nella zona euro, mentre gli investitori continuano a pensare alla dichiarazione inaspettatamente cauta della Federal Reserve.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono di 2,70 dollari, o dello 0,23% a 1.181,90 dollari l’oncia troy negli scambi europei del mattino. Il prezzo è rimasto in un range che va da 1.178,70 a 1.186,60 dollari.
I futures troveranno supporto a 1.144,90 dollari, il minimo dal 18 marzo, e resistenza a 1.200,00 dollari, il massimo dal 6 marzo.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è scambiato a 98,11 questo lunedì, in salita dello 0,05%.
L’indice ha chiuso la scorsa settimana con un crollo del 2,53%, il maggiore calo settimanale dall’ottobre del 2011.
L’indebolimento del dollaro in genere favorisce l’oro, dal momento che aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Il crollo del biglietto verde è stato una conseguenza della decisione della Federal Reserve di abbassare le previsioni di crescita ed inflazione e quelle sui tassi di interesse, decisione che ha spinto i traders a rinviare le aspettative sulla tempistica ed il ritmo di un eventuale aumento dei tassi.
Un eventuale rinvio dell’aumento dei tassi di interesse sarebbe rialzista per l’oro, dal momento che si ridurrebbero i costi di gestione del metallo, che non offre agli investitori un ritorno assicurato.
L’oro è crollato al minimo di quattro mesi di 1.141,60 dollari il 17 marzo tra i timori che la Federal Reserve possa alzare i tassi già a giugno.
Gli operatori dei mercati attendono il report sull’inflazione USA di domani, dopo che la scorsa settimana la Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che il dollaro forte sta facendo scendere l’inflazione.
Intanto, l’euro è pressoché invariato contro il dollaro in vista del vertice tra il Primo Ministro greco Alexis Tsipras e la Cancelliera tedesca Angela Merkel che si terrà a Berlino nel corso della giornata.
Il vertice si svolgerà tra i timori per il futuro della Grecia nella zona euro.
Sempre oggi, il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi terrà un discorso davanti alla commissione del Parlamento Europeo per discutere tra le altre cose della situazione in Grecia.
I futures dell’argento con consegna a maggio crollano di 21,0 centesimi, o dell’1,24%, a 16,67 dollari l’oncia troy. Il contratto dell’ argento con consegna a maggio ha subito un’impennata di 1,25 dollari, o dell’8,96% la scorsa settimana, il primo aumento settimanale delle ultime tre settimane.
Sempre sul Comex, il rame con consegna a maggio sale di 1,1 centesimi, o dello 0,4%, a 2,772 dollari la libbra.
Il rame ha toccato il massimo intraday di 2,799 dollari la libbra, il massimo dal 5 gennaio, tra le speculazioni che la richiesta del metallo industriale possa aumentare come conseguenza delle politiche monetarie accomodanti delle banche centrali di Stati Uniti, Europea e Cina.