Investing.com - I prezzi del rame sono scesi questo mercoledì, in seguito alla recente impennata ai massimi livelli da marzo che ha spinto gli investitori a vendere per bloccare i profitti.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a luglio è sceso dello 0,99% o 3,1 centesimi, a 3,114 dollari la libbra, nella mattinata degli scambi europei.
Il rame è sces a 3,107 dollari la libbra stamane, il massimo dal 12 marzo. I prezzi hanno chiuso la seduta di martedì in calo dello 0,69% o di 2,2 centesimi a 3,145 dollari la libbra.
Supporto a 3,084 dollari la libbra, il minimo dal 12 maggio e resistenza a 3,177 dollari la libbra, il massimo dal 20 maggio.
Il rame è stato supportato nelle recenti sedute nelle indicazioni di un calo delle scorte nel breve termine. Il metallo rosso è salito a 3,184 questo lunedì, il massimo dal 7 marzo.
Intanto, gli operatori dei mercati attendono il rilascio dei verbali sull’ultimo vertice della Fed, dal quale sperano di poter ricavare il punto di vista interno della banca sull’economia.
Ieri il Presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, ha dichiarato che la Fed potrebbe considerare una riduzione del programma di acquisti più veloce del previsto, al dine di assicurare livelli di pressione inflazionaria adeguati, mentre un aumento dei tassi di interesse potrebbe avvenire subito dopo.
Sempre ieri, il Presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha dichiarato che i tassi aumenteranno dopo la conclusione del programma di stimolo e l’aumento avverrà in maniera graduale.
I traders del rame attendono per domani il rilascio di dati sul comparto manifatturiero cinese. La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna a giugno è sceso dello 0,02%, o di 20 centesimi, a 1.294,40 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a luglio è salito dello 0,28%, o di 5,4 centesimi a 19,45 dollari l’oncia.
Le tensioni tra Russia ed Ucraina restano al centro dell’attenzione. L’Ucraina terrà le elezioni presidenziali il 25 maggio e si continua a temere che la Russia possa interferire nelle votazioni ed aggravare la crisi.
Gli USA e l’Europa hanno avvertito che la Russia andrà incontro a nuove sanzioni economiche ed industriali se Mosca interromperà le elezioni.