di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Eppur si muove. Non sarà incoraggiante +0,7% della tornata sbuffante locomotiva tedesca. Uno zero vale sempre zero, ma l'uscita dalla recessione è una speranza di ripresa che Matteo Renzi si appresta a giocare nella lunga campagna elettorale delle Regionali.
Per questo l'attenzione delle prossime settimane si concentrerà non solo sulle riforme (date per acquisite e legate solo a equilibri politici interni alla maggioranza e al Pd in particolare) ma soprattutto sui provvedimenti economici: decreto sulle popolari e bad bank sul fronte finanziario, i due tempi della delega fiscale, privatizzazioni e investimenti.
I segnali che da palazzo Chigi lanciano in questo senso sono molteplici: dalla pressione continua sul Tesoro ("si è fatta ultimamente asfissiante", dice una fonte di governo) al potenziamento della task force economica di palazzo Chigi. Su quest'ultimo fronte un piccolo ma significativo segnale: è cresciuto il ruolo di Marco Carrai, uno degli amici e consiglieri del giro stretto di Renzi, quelli che si contano sulle dita di una mano, e le sue settimanali discese a Roma sono più incisive.
Il manager amico "ombra" del premier è anche uscito almeno due volte dal suo riserbo: un mesetto fa con una lunga, inattesa, lettera al Corriere della sera ed oggi con una paginata di intervista al Foglio.
E' una linea che si farà giorno per giorno più chiara, anche in chiave elettorale: le Regionali si avvicinano, il generale maggio incalza.
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