Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle valute questo giovedì, la Federal Reserve ha indicato che intende alzare ancora i tassi quest’anno, mentre la sterlina scende in attesa dela dichiarazione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,21% a 94,66 alle 02:52 ET (06:52 GMT).
La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dopo che la Fed ha lasciato i tassi di interesse invariati come previsto a conclusione del vertice di politica monetaria ieri ed ha dichiarato che la crescita economica statunitense sta crescendo in modo solido mentre il mercato del lavoro continua a rafforzarsi.
Il biglietto verde viene sostenuto anche dalla domanda di valuta rifugio tra i timori per le tensioni commerciali globali.
Il governo Trump ieri ha reso noto che intende aumentare i dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi al 25% dal 10% iniziale, inasprendo il conflitto commerciale tra le due principali economie mondiali.
La moneta unica scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,21% a 1,1634.
Il dollaro è in lieve calo contro lo yen, con la coppia USD/JPY che scende dello 0,09% a 111,62, ma conserva la maggior parte dei guadagni registrati martedì quando la Banca del Giappone ha promesso di mantenere i tassi di interesse molto bassi per il momento, sebbene abbia apportato dei piccoli aggiustamenti al suo programma di acquisti di asset per renderlo più flessibile.
La sterlina si indebolisce, con il cambio GBP/USD giù dello 0,28% a 1,3090 in vista della conclusione del vertice della BoE nel corso della giornata, durante il quale la banca dovrebbe effettuare il secondo aumento dei tassi in un decennio, malgrado il peggioramento delle prospettive sull’economia britannica e l’aumento dell’incertezza per la Brexit.
Il dollaro australiano legato al rischio è debole, con il cambio AUD/USD giù dello 0,3% a 0,7383.L’aussie è considerato un indicatore della crescita cinese in quanto l’Australia dipende dalle esportazioni.
Il dollaro neozelandese è in calo, con la coppia NZD/USD che scende dello 0,28% a 0,6773.