Di Gina Lee
Investing.com - Il dollaro sale negli scambi asiatici di questo lunedì mattina, gli investitori attendono l’esito del dibattito al Congresso USA circa nuove misure di stimolo per il COVID-19 questa settimana.
Le discussioni sono iniziate la scorsa settimana, in vista della scadenza di alcune delle attuali misure a fine mese. Ma Repubblicani e Democratici si trovano già in disaccordo, con i Repubblicani che vorrebbero che la misura non costasse più di mille miliardi di dollari mentre i Democratici puntano ad un totale di circa 3 mila miliardi di dollari.
“Vediamo maggiori pressioni politiche sui Repubblicani per un compromesso sugli obiettivi dei Democratici, in quanto i Repubblicani stanno andando male nei sondaggi… I Repubblicani al Senato non sono in una posizione tale da frenare lo stimolo”, avverte Steven Englander, a capo delle strategie Forex globali della filiale di New York di Standard Chartered (LON:STAN) Bank.
Intanto, il numero di casi di COVID-19 continua a salire incessantemente. Ci sono quasi 14,5 milioni di casi di COVID-19 in tutto il mondo al 20 luglio e più di 600.000 vittime, secondo i dati della Johns Hopkins University. La riduzione delle speranze di una rapida ripresa ha contribuito a spingere gli investitori tra le braccia del tradizionale asset rifugio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,23% a 96,112 alle 00:01 ET (05:01 GMT).
La coppia USD/JPY va su dello 0,36% a 107,38. Sul cambio non ha pesato la pubblicazione dei dati commerciali nipponici questa mattina da cui è emerso un calo peggiore del previsto, pari al 26,2%, delle esportazioni su base annua a giugno.
Il cambio AUD/USD va giù dello 0,18% a 0,6983, mentre la coppia NZD/USD scende dello 0,15% a 0,6546.
Il cambio USD/CNY sale dello 0,04% a 6,9940 e la coppia GBP/USD segna un calo dello 0,34% a 1,2522.
In Europa, l’euro sale contro il dollaro, con l’UE in stallo sul fondo per la ripresa dal COVID-19 da 750 miliardi di euro (856,969 miliardi di dollari). Alcuni membri stanno insistendo per ridurre la cifra del fondo nonché per abbassare la percentuale di sussidi rispetto ai prestiti durante il summit in cui si stanno definendo i dettagli del piano.
Sebbene l’impasse possa portare ad un rinvio del summit ad agosto, alcuni investitori sono ottimisti sulle prospettive di un accordo.
“Non so cosa aspettarmi dal summit. Ma, anche se non dovesse esserci alcun accordo, l’impatto sarà limitato dal momento che l’euro sembra avere uno slancio piuttosto forte in questi giorni”, afferma Yukio Ishizuki, esperto senior di strategie di Daiwa Securities.