Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al massimo di due settimane e mezzo contro le altre principali valute questo venerdì, nell’ottimismo per la riforma fiscale USA, mentre gli investitori attendono gli importanti dati sull’occupazione statunitense nel corso della giornata.
Il biglietto verde è stato incoraggiato dalla notizia che ieri il Congresso USA ha approvato la legge per finanziare temporaneamente il governo fino al 22 dicembre prima della scadenza di oggi a mezzanotte, alimentando le speranze che anche l’attesissima riforma fiscale USA possa essere approvata prima della fine dell’anno.
I Repubblicani al Senato USA hanno deciso di trattare con la Camera dei Rappresentanti sulla riforma fiscale mercoledì, segnale che i legislatori potrebbero trovare un accordo sulla legge finale prima della scadenza da loro fissata il 22 dicembre.
Il dollaro è stato spinto anche dai dati di ieri secondo cui le richieste di disoccupazione USA sono scese per la terza settimana consecutiva la scorsa settimana.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,20% a 93,94 alle 02:15 ET (06:15 GMT), il massimo dal 21 novembre.
L’euro scende, con il cambio EUR/USD giù dello 0,20% a 1,1749, il minimo dal 23 novembre, mentre la coppia GBP/USD è stabile a 1,3474.
La sterlina resta supportata dopo che il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker stamane ha reso noto che sono stati compiuti “sufficienti progressi” nella prima fase delle trattative sulla Brexit e che le discussioni possono ora passare agli aspetti commerciali.
Lo yen e il franco svizzero sono in calo, con la coppia USD/JPY su dello 0,34% a 113,47 e il cambio USD/CHF in salita dello 0,17% a 0,9961.
Questa mattina, dai dati ufficiali è emerso che il prodotto interno lordo nipponico è cresciuto dello 0,6% nel terzo trimestre, più dello 0,4% previsto. Su base annua, l’economia del Giappone ha visto una crescita del 2,5% lo scorso trimestre, molto più dell’1,5% previsto.
Stabile il dollaro australiano, con la coppia AUD/USD a 0,7511, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,16% a 0,6842.
L’aussie è stato supportato dai dati di questa mattina secondo cui le importazioni cinesi sono salite più del previsto al tasso annuo del 17,7% a novembre, mentre le esportazioni sono aumentate del 12,3%. La Cina è il principale partner per le esportazioni dell’Australia.
In un secondo report si legge che i mutui immobiliari in Australia sono scesi solo dello 0,6% ad ottobre, molto meno rispetto al calo dell’1,8% previsto.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,2854.