Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro schizza negli scambi europei di questo venerdì, arrivando al massimo di due decenni in vista della pubblicazione dell’attesissimo report mensile sull’occupazione USA che potrebbe aprire la strada ad un ulteriore inasprimento della politica monetaria.
Alle 09:00 CEST, l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 104,040, superando il livello di 104 per la prima volta in 20 anni.
La Federal Reserve ha annunciato un aumento da 50 punti base, il massimo dal 2000, mercoledì e, sebbene il Presidente Jerome Powell abbia segnalato che i policymaker non stanno prendendo in considerazione mosse più sostanziali in futuro, il mercato non ne è tanto sicuro.
I trader attendono ora la pubblicazione del report sull’occupazione non agricola di aprile, con gli economisti che si aspettano un aumento di 400.000 posti di lavoro, un report solido che non sminuirebbe la necessità di un aggressivo inasprimento.
La posizione della Fed sta facendo pressioni sulle altre banche centrali: il capo dell’Istituto Ifo tedesco questo venerdì ha affermato che la Banca Centrale Europea deve rapidamente alzare i tassi di interesse in linea con gli Stati Uniti, data l’inflazione alta nella zona euro.
E questo dopo che il membro del consiglio della BCE Fabio Panetta, noto per la sua posizione da colomba, ha ammesso che al momento non sono appropriati né tassi di interesse negativi né il quantitative easing.
Tuttavia, il cambio EUR/USD scende dello 0,4% a 1,0494.
Anche la Banca d’Inghilterra ha alzato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base ieri, per la quarta volta di fila. Tuttavia, la coppia GBP/USD è crollata di oltre il 2% quando la banca ha avvertito che l’economia rischia la recessione; il cambio al momento scende di un altro 0,6% a 1,2294.
Intanto, la coppia USD/JPY sale dello 0,3% a 130,56, riavvicinandosi al massimo di 20 anni della scorsa settimana di 131,25, mentre il cambio AUD/USD va giù dello 0,5% a 0,7072, in controtendenza dopo la decisione della banca centrale australiana di alzare i tassi più del previsto, annunciando ulteriori mosse all’orizzonte.
Il cambio USD/CNY sale dello 0,4% a 6,6819, vicino al massimo di 18 mesi, con i leader cinesi che appoggiano fermamente la strategia di tolleranza zero per il COVID, suggerendo che i rigidi lockdown persisteranno e potrebbero ostacolare gli sforzi per spingere la crescita economica.