Investing.com - Il dollaro sale al massimo di nove settimane contro il paniere delle valute questo mercoledì, l’euro scende sulla scia dei dati deludenti della zona euro, mentre sulla sterlina pesa il persistere della preoccupazione degli investitori per la Brexit.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,5% a 96,19 alle 08:30 ET (12:30 GMT).
L’euro continua a scendere, con la coppia EUR/USD in calo dello 0,69% a 1,1392, il minimo dal 17 agosto.
L’euro si è indebolito sulla scia dei dati da cui è emerso che l’attività del settore privato nella regione è cresciuta al tasso più lento in oltre due anni ad ottobre, per via del rallentamento dovuto alle esportazioni che ha contagiato il settore dei servizi.
I dati hanno alimentato i timori per l’impatto economico dei dazi e degli scontri commerciali.
Gli attriti sul bilancio italiano restano sotto i riflettori: ieri l’Unione Europea ha preso la decisione senza precedenti di respingere la bozza sul bilancio 2019 di Roma, nei timori per l’impatto dell’aumento delle spese sui livelli già alti del debito della nazione.
Il governo italiano ha ora tre settimane per presentare un piano rivisto a Bruxelles.
L’euro scende anche contro lo yen, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,51% a 128,33.
La sterlina tocca il minimo di un mese e mezzo, con il cambio GBP/USD a 1,2889 prima di attestarsi a 1,2920.
La sterlina rimane sotto pressione nello stallo sulle trattative per la Brexit a soli cinque mesi dalla prevista uscita del paese dall’UE e il Primo Ministro Theresa May si ritrova ad affrontare pesanti critiche politiche riguardo alla sua strategia per il divorzio.
Il dollaro canadese rimane stabile contro il cugino statunitense, con la coppia USD/CAD a 1,3090 in vista del previsto aumento dei tassi da parte della Banca del Canada nel corso della giornata.