Investing.com - Il dollaro scende negli scambi europei di questo venerdì mattina, con le valute legate alle materie prime al rialzo in seguito ai due giorni di testimonianza davanti al Congresso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha reso più chiaro un cammino verso un allentamento monetario.
La debolezza globale da cui ha messo in guardia Powell è emersa di nuovo nella notte, quando Singapore, la cui economia è altamente legata al commercio internazionale, ha riportato un crollo trimestrale del 3,4% del suo prodotto interno lordo.
La contrazione “espone la fragilità del ciclo economico globale in un clima di sconvolgimenti commerciali, malgrado il muro di denaro globale”, afferma Lena Komileva, direttrice di gestione di G+ Economics a Londra. “Nonostante si stimi che non ci sarà una recessione, la perdita di valore economico e di attività è stata inevitabile, da Singapore alla Germania”.
Il dollaro è andato sotto pressione inoltre dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno messo in guardia dai crescenti rischi che il Presidente Donald Trump possa autorizzare un intervento diretto dalla Fed per abbassare il tasso di cambio del dollaro.
“Ci aspetteremmo una considerevole reazione dei mercati, con un dollaro più debole, uno yen più forte ed asset di rischio esteri più deboli”, avrebbe affermato l’esperto di strategie Michael Cahill secondo varie notizie.
Alle 4 ET (08:00 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre valute, scende dello 0,1% da 96,542 di ieri sera. Si tratta di un calo di quasi mezzo punto percentuale rispetto all’inizio della testimonianza di Powell, mercoledì.
Gli Stati Uniti non adottano interventi sul forex come strumento di politica monetaria da oltre 20 anni, ma la delusione del governo attuale per quello che considera un tasso di cambio del dollaro troppo forte è ben nota ed il Presidente Trump il mese scorso ha accusato la Banca Centrale Europea di tentare una svalutazione competitiva, quando ha segnalato una posizione di politica monetaria più allentata.
Le intenzioni della BCE, sottolineate nei verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria pubblicati ieri, hanno ricevuto il pieno sostegno del Fondo Monetario Internazionale. La direttrice del FMI Christine Lagarde è stata nominata a succedere a Mario Draghi come Presidente della BCE al termine del suo mandato ad ottobre.
Il dollaro è sceso di quasi mezzo punto percentuale contro l’aussie ed il kiwi nella notte ed al minimo di nove mesi di 1,3019 contro il loonie, prima di riprendersi lievemente a 1,3026 alle 4 ET (08:00 GMT).
L’euro e la sterlina segnano rialzi più modesti, con +0,1% e +0,2% rispettivamente.