Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle valute questo giovedì, il selloff globale dei titoli azionari e dei bond prende slancio, scatenato dai timori per l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,16% a 95,07 alle 03:53 ET (07:53 GMT), dopo essere sceso al minimo di 94,88 nella notte.
I mercati azionari in Europa sono crollati seguendo a ruota l’esempio delle borse asiatiche dopo il calo maggiore di oltre otto mesi dei titoli azionari USA ieri, con l’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro USA che ha scatenato la fuga dagli asset rischiosi.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni ha segnato il massimo di sette anni e mezzo a inizio settimana nelle aspettative di un aumento più rapido del previsto dei tassi da parte della Federal Reserve, con le prospettive per l’economia USA che rimangono forti.
Il tonfo di Wall Street ha spinto il Presidente USA Donald Trump a criticare ancora una volta la banca centrale USA ieri, definendo la Fed “pazza” per il piano di aumentare gradualmente i tassi nei prossimi mesi.
Il rendimento dei {{23705|Buoni del Tesoro a 10 anni}} si è stabilizzato questa mattina, mentre cresce l’avversione al rischio.
Il dollaro è stabile contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY a 112,28, in ripresa dopo essere scesa al minimo di tre settimane di 111,98 nella notte.
Lo yen è stato spinto questa settimana quando il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le previsioni sulla crescita globale, avvertendo che i conflitti commerciali cominciano ad avere un serio impatto sull’economia globale.
L’euro sale contro il dollaro, con il cambio EUR/USD su dello 0,24% a 1,1549.
I guadagni della moneta unica rimangono limitati mentre prosegue lo scontro tra il governo populista italiano e Bruxelles circa il piano di bilancio del paese.
La sterlina è pressoché invariata sulla giornata, con la coppia GBP/USD a 1,3188 mentre continuano le speculazioni per capire se il Regno Unito troverà un accordo prima della sua uscita dall’Unione Europea.