Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo martedì, mentre gli investitori attendono i dati statunitensi e l’esito, previsto per domani, del vertice della Federal Reserve durante il quale la banca dovrebbe ribadire l’intenzione di mantenere l’attuale politica economica.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,34% a 1,1275, staccandosi dal minimo di ieri di 1,1099, il minimo dal settembre 2003.
Ieri la moneta unica ha toccato il minimo degli ultimi 11 anni contro il dollaro sulla scia della notizia della vittoria del partito anti-austerity, la Syriza, alle elezioni in Grecia.
Tuttavia, l’euro si è poi stabilizzato dal momento che le forti perdite hanno spinto gli investitori a bloccare i profitti con posizioni ribassiste sulla valuta.
Gli operatori dei mercati restano cauti tra i timori per la richiesta da parte della Syriza di rinegoziare i termini del salvataggio internazionale della Grecia da 240 miliardi di euro, richiesta che potrebbe portare il paese a lasciare la zona euro.
La sterlina è stabile contro il biglietto verde, con la coppia GBP/USD a 1,5078.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il prodotto interno lordo è salito dello 0,5% nell’ultimo trimestre del 2014, al di sotto delle previsioni di un aumento dello 0,6%. L’economia britannica è cresciuta dello 0,7% nel trimestre precedente.
Su base annua, l’economia britannica è aumentata del 2,7% nel trimestre terminato a dicembre, deludendo le aspettative di una crescita del 2,8%. L’economia britannica è salita al tasso annuo del 2,6% nel terzo trimestre del 2014.
In un secondo report si legge che le concessioni di mutui nel Regno Unito sono diminuite al minimo di 20 mesi di 35.700 unità il mese scorso dal totale di novembre pari a 36.700 unità. Gli analisti avevano previsto un calo a 36.600 unità a dicembre.
Intanto, il franco svizzero scende contro l’euro e il dollaro tra le speculazioni che la Banca Nazionale Svizzera possa intervenire sui mercati per indebolire la valuta.
La coppia EUR/CHF è stabile a 1,0147 dopo aver precedentemente toccato il massimo di 1,0382 ed aver subito un’impennata di oltre il 3% ieri. Il cambio USD/CHF scende dello 0,39% a 0,8994, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 0,9166.
In un’intervista rilasciata questa mattina, il Vice Presidente della SNB Jean-Pierre Danthine ha dichiarato che la banca è ancora “pronta” ad intervenire sui mercati finanziari. “Il tasso minimo di cambio non poteva più essere mantenuto” con il programma di acquisti di bond della BCE, ha aggiunto.
I commenti hanno seguito la decisione a sorpresa annunciata il 15 gennaio dalla SNB di revocare il tetto di cambio di 1,20 franchi per un euro imposto tre anni fa.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,33% a 118,07.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,26% a 0,7946 e la coppia NZD/USD in salita dello 0,16% a 0,7438. Il dollaro canadese resta stabile vicino al minimo di quasi sei anni, con il cambio USD/CAD a 1,2483.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,28% a 95,02, dopo aver toccato il massimo di oltre 11 anni di 95,77 venerdì scorso.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli ed i report del settore privato sulla fiducia dei consumatori e la vendita di case nuove.