Investing.com - Il dollaro è in calo contro l’euro e lo yen questo martedì; sul biglietto verde pesa la crescente incertezza per la tempistica del ridimensionamento del programma di acquisti della Federal Reserve.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito al massimo della seduta di 1,3782 per poi attestarsi in salita dello 0,05% a 1,3768.
La richiesta di euro continua ad essere sostenuta dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
Il cambio USD/JPY ha toccato il minimo della seduta di 102,88, in calo dal massimo di cinque anni raggiunto venerdì di 103,91, per poi attestarsi in calo dello 0,13% a 102,87.
Il sentimento sul dollaro resta debole in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
La sterlina è in salita contro il dollaro, con GBP/USD in aumento dello 0,15% a 1,6323 in vista dei dati sull’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna.
Il dollaro è scambiato vicino al minimo di due anni contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,04% a 0,8868, restando poco al di sopra del minimo di 0,8839 raggiunto mercoledì.
Il biglietto verde è stabile vicino al massimo di tre mesi contro il dollaro australiano, con AUD/USD in calo dello 0,04% a 0,8944.
I verbali di oggi del vertice di politica monetaria della Reserve Bank of Australia hanno mostrato che la banca centrale è disposta ad effettuare ulteriori tagli dei tassi di interesse, ma la banca ha dichiarato che è importante prima valutare gli effetti dei tagli precedenti.
Il biglietto verde è in calo contro il dollaro neozelandese e canadese, con NZD/USD in salita dello 0,22% a 0,8275 e USD/CAD che scende dello 0,18% a 1,0576.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,04% a 80,21.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito al massimo della seduta di 1,3782 per poi attestarsi in salita dello 0,05% a 1,3768.
La richiesta di euro continua ad essere sostenuta dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
Il cambio USD/JPY ha toccato il minimo della seduta di 102,88, in calo dal massimo di cinque anni raggiunto venerdì di 103,91, per poi attestarsi in calo dello 0,13% a 102,87.
Il sentimento sul dollaro resta debole in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
La sterlina è in salita contro il dollaro, con GBP/USD in aumento dello 0,15% a 1,6323 in vista dei dati sull’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna.
Il dollaro è scambiato vicino al minimo di due anni contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,04% a 0,8868, restando poco al di sopra del minimo di 0,8839 raggiunto mercoledì.
Il biglietto verde è stabile vicino al massimo di tre mesi contro il dollaro australiano, con AUD/USD in calo dello 0,04% a 0,8944.
I verbali di oggi del vertice di politica monetaria della Reserve Bank of Australia hanno mostrato che la banca centrale è disposta ad effettuare ulteriori tagli dei tassi di interesse, ma la banca ha dichiarato che è importante prima valutare gli effetti dei tagli precedenti.
Il biglietto verde è in calo contro il dollaro neozelandese e canadese, con NZD/USD in salita dello 0,22% a 0,8275 e USD/CAD che scende dello 0,18% a 1,0576.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,04% a 80,21.