Investing.com - I mercati Forex cominciano la settimana a rilento questo lunedì, con gli scambi sottotono per via di un calendario economico ridotto in Europa e la giornata festiva in Nord America.
Il dollaro si è indebolito nel fine settimana nelle speranze che Stati Uniti e Cina trovino un modo per ridimensionare lo scontro commerciale. Queste speranze hanno incoraggiato l’impennata dei mercati asiatici nella notte, con gli indici Nikkei 225 e Hang Seng rimbalzati entrambi di oltre l’1,5%, mentre i titoli azionari nella Cina continentale sono schizzati ancora di più.
Anche i prezzi delle materie prime sono andati alle stelle nella notte, con il greggio che ha toccato il massimo da novembre.
I funzionari di Cina e Stati Uniti proseguiranno le trattative questa settimana a Washington DC.
Alle 03:00 ET (08:00 GMT), l’indice del dollaro si attesta a 96,71, in calo di quasi lo 0,5% dal nuovo massimo del 2019 registrato la settimana scorsa. È stato supportato dal rialzo contro lo yen, in quanto la valuta nipponica ha sofferto il ritorno della propensione al rischio. Il cambio USD/JPY è salito a 110,61.
L’euro torna sopra 1,13, in salita di quasi mezzo centesimo dal minimo segnato venerdì, quando Benoit Coeure, membro del direttivo della Banca Centrale Europea, ha affermato che il rallentamento dell’economia della zona euro è stato più profondo e diffuso di quanto pensasse la BCE.
Marc Ostwald, esperto di strategie globali e capo economista di ADM ISI a Londra, scrive in una nota ai clienti che i mercati sono bilanciati tra un “aspetto esplicitamente positivo delle banche centrali che fanno un passo indietro o in avanti rispetto all’inasprimento della politica monetaria”, considerato l’indebolimento delle prospettive di crescita, e il rischio di un’ulteriore repressione finanziaria e il suo bagaglio di tassi di interesse negativi e strette creditizie.
La sterlina scende contro il dollaro ma resiste contro l’euro dopo che l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha dichiarato che concederà delle licenze temporanee alle stanze di compensazione nel Regno Unito nell’eventualità di una Brexit senza accordo. Ciò significa che i clienti che si trovano in UE potranno comunque operare tramite Londra a breve termine, riducendo il rischio di volatilità finanziaria. Il cambio si attesta a 1,2902.