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Dollaro in salita dopo i dati USA, occhi puntati sulla Fed

Pubblicato 19.11.2014, 14:42
Aggiornato 19.11.2014, 14:42
Il dollaro resta supportato in attesa dei verbali Fed

Investing.com - Il dollaro è in salita contro le principali controparti questo mercoledì, in seguito ai dati positivi sull’edilizia USA; intanto si attende il rilascio dei verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve.

Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate lo scorso mese è salito del 4,8%, a 1,080 milioni di unità, dal dato rivisto di settembre di 1,031milioni.

Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,9% a 1,040 milioni di unità ad ottobre.

Il report ha mostrato che le nuove costruzioni USA sono scese del 2,8% lo corso mese da un destagionalizzato di 1,009 milioni di unità dal totale di settembre di 1,038 milioni di unità, contro le aspettative di un calo a 1,025 milioni di unità.

Il cambio USD/JPY ha visto il nuovo massimo degli ultimi sette anni di 117,65 per poi attestarsi in salita dello 0,62% a 117,60.

Lo yen è andato sotto pressione dopo il Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe ha stabilito il rinvio dell’aumento della imposte sulle vendite in programma per il prossimo anno, dopo l’aumento di aprile che ha contribuito a far cadere il Giappone in recessione.

Abe inoltre ha indetto le elezioni per dicembre, nel tentativo di avere un nuovo mandato per portare avanti le sue politica economica.

La decisione ha seguito i dati che hanno mostrato che l’economia nipponica è entrata in una fase di recessione nel terzo trimestre, con una contrazione al tasso annuo dell’1,6% dopo il calo del 7,3% nel trimestre precedente.

Lo yen ha toccato un nuovo minimo degli ultimi sei anni contro l’euro, con la coppia EUR/JPY al massimo di 147,55, prima di attestarsi a 147,44.

L’euro è stabile contro il dollaro, con il cambio EUR/USD a 1,2539.

La moneta unica è rimasta supportata dopo i dati migliori del previsto sull’indice ZEW sul sentimento economico tedesco, dati che hanno fatto migliorare le prospettive per la principale economia della zona euro.

La sterlina è in salita contro il dollaro, con la coppia GBP/USD su dello 0,24% a 1,5669, dopo i verbali del vertice di politica monetaria della Banca d’Inghilterra di novembre che hanno mostrato il voto unanime dei membri a favore di un programma di stimolo invariato.

Tuttavia, Martin Weale e Ian McCafferty hanno votato per la quarta volta consecutiva per alzare i tassi di interesse allo 0,75% dal minimo storico dello 0,5%.

La coppia USD/CHF scende dello 0,08% a 0,9577, mentre il cambio EUR/CHF è stabile vicino al minimo di 26 mesi a 1,2014, non lontano dal tetto del tasso di cambio di 1,20 fissato dalla Banca Nazionale Svizzera.

Il franco svizzero è salito contro l’euro nelle recenti sedute, in vista del voto previsto atteso a fine mese che potrebbe spingere la SNB ad aumentare le riserve auree, una manovra che potrebbe limitare la capacità di bloccare il valore del franco contro l’euro.

Il dollaro australiano, il neozelandese e quello canadese sono in calo, con il cambio AUD/USD giù dello 0,89% a 0,8640 e la coppia NZD/USD in calo dello 0,73% a 0,7865, mentre il cambio USD/CAD sale dello 0,45% a 1,1349.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,7% a 87,69.

Nel corso della giornata, la Federal Reserve rilascerà i verbali del vertice di ottobre.

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