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Dollaro in salita, ripresa dei mercati azionari

Pubblicato 17.10.2018, 09:54
© Reuters.
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Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle valute questo mercoledì, il sentimento dei mercati è stato incoraggiato dai report sugli utili positivi, riducendo la domanda di asset rifugio.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,13% a 94,90 alle 03:53 ET (07:53 GMT).

Le borse europee si sono unite all’impennata dei mercati azionari globali che si sono lasciati alle spalle le preoccupazioni della scorsa settimana, con Wall Street che ha segnato i rialzi maggiori in quasi sette mesi ieri grazie agli utili positivi.

I report sugli utili incoraggianti indicano che la ripresa economica statunitense è sulla buona strada, malgrado i timori per l’aumento dei tassi di interesse e le tensioni per gli scontri commerciali.

Il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 112,28.

La moneta unica scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,12% a 1,1558, staccandosi dal massimo di due settimane di 1,1620.

Anche la sterlina è in lieve ribasso, con la coppia GBP/USD che scende dello 0,11% a 1,3168.

La sterlina ha guadagnato terreno ieri sulla scia dei dati forti sulla crescita dei compensi, ma l’incertezza sull’eventualità che le trattative sulla Brexit portino ad un accordo ha limitato i guadagni.

I mercati attendono ulteriori indizi sull’andamento dei tassi di interesse dai verbali del vertice di settembre della Federal Reserve che saranno pubblicati nel corso della giornata. La Fed ha alzato i tassi per la terza volta quest’anno il mese scorso e dovrebbe intervenire nuovamente a dicembre e anche oltre.

Ieri, il Presidente Donald Trump ha ribadito la sua critica alla Fed, descrivendo la banca centrale USA come la “principale minaccia” nei suoi confronti, in quanto sta alzando i tassi troppo velocemente.

La scorsa settimana, Trump ha dato la colpa ad una Fed “fuori controllo” per il selloff peggiore da febbraio subìto da Wall Street.

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