MILANO (Reuters) - Il Cda di Iren ha approvato il piano industriale che prevede un Ebitda pari a circa 900 milioni di euro al 2021, con un tasso di crescita annua del 4,8%, e il 75% verrà già raggiunto nel 2019. L'utile netto è visto raddoppiato già nel 2019 rispetto a quello del 2015 di 118 milioni, mentre la politica dei dividendi prevede una crescita annuale della cedola di circa l'8%: dai 5,5 centesimi per azione del 2016 a circa 8 centesimi nel 2021.
Questi i punti essenziali del piano che sarà illustrato oggi alla comunità finanziaria da parte dei vertici della multiutility di Reggio Emilia, Torino, Genova, Parma e Piacenza.
Gli investimenti cumulati sono visti a circa 2,2 miliardi, in aumento del 23% rispetto al piano precedente, un terzo dei quali dedicati ad iniziative di sviluppo. Le sinergie da efficientamento e taglio dei costi sono pari a 100 milioni, l'80% delle quali ottenuto entro il 2019.
La nota sottolinea che circa il 75% dell'intero Ebitda del gruppo deriverà da attività regolate e quasi regolate.
Il debito al 2021 è atteso in riduzione di circa 180 milioni di euro a circa 2 miliardi.