MILANO (Reuters) - E' in dirittura di arrivo la firma dell'esclusiva per il primo investimento di QuattroR, il cosiddetto fondo salva-imprese che vede Cdp tra i promotori, che si appresta, a breve, ad annunciare il first closing del primo fondo.
E' quanto dicono due fonti, una vicina alla situazione e l'altra interna alla sgr, senza rilevare il nome dell'azienda.
QuattroR, aggiunge una delle fonti, ha sul tavolo "una ventina di dossier". Accantonati, almeno per il momento, i potenziali investimenti in gruppo Canepa (tessitura) e Tecnica (scarponi da sci e scarpe da montagna), la sgr presieduta da Andrea Morante e guidata dall'amministratore delegato Francesco Conte, dunque, è vicina alla prima operazione.
La sgr vede il management in maggioranza e Cdp con in mano la parte restante. Si tratta, dunque, di "un'iniziativa assolutamente privata, che punta a rendimenti di mercato", spiega una delle fonti. Ma con una valenza sistemica: aiutare aziende con fondamentali industriali sani e appesantite da un eccesso di indebitamento.
Il first closing del primo fondo, aggiungono le fonti, è atteso ad inizio aprile attorno a quota 700 milioni. I sottoscrittori, secondo una delle fonti, sono Cdp (per circa 300 milioni), Poste (MI:PST) Vita, Inail e due casse previdenziali di categorie professionali. L'obiettivo di QuattroR è raccogliere 1,5 miliardi, "aprendo anche ad istituzionali esteri".
La genesi del fondo di turnaround è stata piuttosto travagliata: istituito nel gennaio 2016 con il decreto 'sblocca Italia', ma pensato da Franco Bassanini (all'epoca presidente di Cdp) l'anno precedente, ha visto la luce solo nel giugno scorso, quando Morante e Conte hanno preso in mano le redini. E ora, con la regia della nuova Cdp, diventa operativo.
Morante è ceo di Sergio Rossi, ex ceo di Pomellato ed ex banker Credit Suisse e Morgan Stanley (NYSE:MS), mentre Conte ha lavorato in Bain & Co, BC Partners e LBO Italia.
Il fondo salva-imprese, conclude una delle fonti, non effettuerà buyout, ma "tendenzialmente entrerà in aumento di capitale", con l'obiettivo di ristrutturare, riorganizzare e rilanciare: "Guarderà soprattutto ad operazioni di build-up". L'altra fonte, interna alla sgr, precisa che "farà soprattutto operazioni di maggioranza o controllo di aziende di medie e grandi dimensioni italiane, in tutti i settori, escludendo immobiliare e finanziario".
I soggetti citati non hanno voluto rilasciare dichiarazioni o non è stato possibile avere un commento.
(Massimo Gaia)