18 novembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono in calo oggi nel complesso, con i rendimenti dei titoli di Stato Usa in rialzo che hanno portato il dollaro ai massimi da oltre 13 anni e mezzo nei confronti di un paniere delle maggiori valute, spinti dalle aspettative che le politiche del neo eletto presidente Donald Trump portino a tassi di interesse più alti.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,10 segna -0,27% a 424,27 punti. Il benchmark giapponese Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,6%.
Il cambiamento delle aspettative dopo la vittoria di Trump si è tradotto in una maggiore vulnerabilità per valute e asset di molti mercati emergenti, con gli investitori che potrebbero riportare fondi negli Stati Uniti.
A ottobre i prezzi al consumo Usa hanno registrato il maggiore aumento in sei mesi, mentre nell'edilizia i nuovi cantieri salgono ai massimi da 9 anni e le richieste di sussidi di disoccupazione sono al minimo da novembre 1973.
** SHANGHAI ha lasciato sul terreno lo 0,5%, chiudendo in lieve calo la settimana.
** In territorio positivo invece HONG KONG. Prada guadagna quasi lo 0,2%.
** SYDNEY ha chiuso col segno più, grazie ai guadagni dei finanziari e del maggiore operatore australiano di department store, Myer Holdings, balzato di oltre il 14,4%.
** TAIWAN ha chiuso in rialzo; in calo invece SEUL.
** SINGAPORE positiva, guidata dal settore industriale.
** MUMBAI praticamente piatta; a impattare negativamente sul sentiment le parole della presidente della Fed Janet Yellen, che ha suggerito l'imminenza di un rialzo dei tassi di interesse Usa, e l'incertezza legata alla decisione del governo indiano la scorsa settimana di togliere dalla circolazione le banconote da 500 e 1.000 rupie. Il calo della rupia comunque sostiene gli esportatori, specie nei settori farmaceutico e It.