ROMA (Reuters) - - Secondo i dati provvisori di Istat, a ottobre l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% su base congiunturale e dello 0,3% (massimo da giugno 2014) sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Le attese, elaborate in un sondaggio Reuters, indicavano aumenti dello 0,1% su mese e dello 0,2% tendenziale.
L'indice armonizzato Ipca a ottobre è salito dello 0,5% su mese (consensus +0,3%) e dello 0,3% tendenziale (consensus +0,2%).
L'inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%.
"Il lieve rialzo dell'inflazione è principalmente imputabile all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+4,2%, da +3,3% di settembre) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,5%, da +1,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall'accentuazione della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati(-2,0%, da -1,1% di settembre), dovuta a quella del Gas naturale (-3,2%, da -0,5% di settembre)", spiega l'Istat.
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è stabile allo 0,8%. Al netto dei soli beni energetici l'inflazione si porta a +1,1%.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,1% su base mensile mentre registrano una flessione pari a -0,1% su base annua.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona salgono dello 0,3% su mese e dell'1,5% su base annua.