Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro lo yen, vicino al minimo di un mese dopo che la banca del Giappone ha deciso di non implementare nell’immediato nuove misure di stimolo, lasciando inoltre il tasso invariato.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 81,26, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 81,24 in calo dello 0,31%.
Supporto a 80,83, minimo del 1 marzo e resistenza a 81,85, massimo giornaliero.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
La banca centrale ha dichiarato che nessun membro ha proposto alcun allentamento, durante l’ultimo meeting di due giorni di politica monetaria, nonostante gli investitori si attendano nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
La domanda di yen è rimasta supportata dai timori per la crescita globale, dopo che la Cina ha mostrato un disavanzo commerciale di 5,35 miliardi di dollari lo scorso mese, con le importazioni salite del 5,3% dopo l’aumento del 39,6% di febbraio.
Intanto i dati più deboli del previsto sull’occupazione USA hanno acceso i dubbi sulla ripresa USA, riavviando le aspettative che Fed possa lanciare un nuovo round di allentamento quantitativo, che indebolirebbe il dollaro.
I dati ufficiali di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato un aumento di 120.000 posti di lavoro a marzo, il minimo da dicembre, e molto meno delle aspettative per un aumento a 203.000.
Stamane il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha dichiarato che l’economia USA “è ben lontana ancora dalla ripresa totale” dalla crisi finanziaria.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,41%, a 106,37.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati sulla fiducia dei consumatori, mentre la Francia rilascerà i dati ufficiali sulla produzione industriale.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 81,26, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 81,24 in calo dello 0,31%.
Supporto a 80,83, minimo del 1 marzo e resistenza a 81,85, massimo giornaliero.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
La banca centrale ha dichiarato che nessun membro ha proposto alcun allentamento, durante l’ultimo meeting di due giorni di politica monetaria, nonostante gli investitori si attendano nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
La domanda di yen è rimasta supportata dai timori per la crescita globale, dopo che la Cina ha mostrato un disavanzo commerciale di 5,35 miliardi di dollari lo scorso mese, con le importazioni salite del 5,3% dopo l’aumento del 39,6% di febbraio.
Intanto i dati più deboli del previsto sull’occupazione USA hanno acceso i dubbi sulla ripresa USA, riavviando le aspettative che Fed possa lanciare un nuovo round di allentamento quantitativo, che indebolirebbe il dollaro.
I dati ufficiali di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato un aumento di 120.000 posti di lavoro a marzo, il minimo da dicembre, e molto meno delle aspettative per un aumento a 203.000.
Stamane il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha dichiarato che l’economia USA “è ben lontana ancora dalla ripresa totale” dalla crisi finanziaria.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,41%, a 106,37.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati sulla fiducia dei consumatori, mentre la Francia rilascerà i dati ufficiali sulla produzione industriale.