Investing.com - L’euro supera il livello di 1,16 dollari questo mercoledì, in ripresa dopo essere sceso ai minimi plurimensili ieri, nei timori per il caos politico in Italia che ha spaventato i mercati.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,6% a 1,1603 alle 04:07 ET (08:07 GMT) staccandosi dal minimo di 10 mesi di ieri di 1,1509.
La moneta unica è crollata di circa il 4,1% contro il dollaro finora questo mese.
Sui mercati finanziari pesa la notizia che i partiti populisti italiani hanno rinunciato all’impegno di formare un governo di coalizione dopo che il Presidente del paese ha bocciato la loro scelta del ministro delle finanze data la sua intenzione di far uscire l’Italia dalla zona euro, comportando la possibilità di nuove elezioni.
Gli investitori temono che le nuove elezioni possano essere considerate una sorta di referendum sul ruolo dell’Italia all’interno della zona euro e che possano finire per incoraggiare ancora di più i partiti anti-europeisti.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dalla notizia che i due partiti partner della coalizione, i 5 Stelle e la Lega, potrebbero fare un nuovo tentativo di formare un governo.
Ma gli investitori restano preoccupati, dal momento che il rischio politico nella zona euro è ancora alto. In Spagna, il Primo Ministro Mariano Rajoy si ritrova ad affrontare un voto di sfiducia al governo venerdì, dopo il caso di corruzione che ha coinvolto dei membri del partito al comando.
L’aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina contribuisce al nervosismo sui mercati, dopo che il Presidente USA Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti procederanno con i 50 miliardi di dollari di dazi sulle importazioni cinesi. Intanto, le esenzioni UE dei dazi USA scadranno questo venerdì.
L’euro sale contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia EUR/JPY su dello 0,51% a 126,19, staccandosi dal minimo di ieri di 125,06, un livello che non si vedeva da fine giugno.
La moneta unica guadagna terreno anche contro il franco svizzero, con il cambio EUR/CHF in salita dello 0,54% a 1,1500 dopo essere crollato dell’1% ieri.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 108,72, restando al di sopra del minimo di cinque mesi di 108,10 segnato nella seduta precedente, con la bassa propensione al rischio che ha spinto la valuta nipponica.
In salita la sterlina, con il cambio GBP/USD su dello 0,28% a 1,3287, dopo aver segnato il minimo di sei mesi di 1,3203 ieri, a causa del rischio politico nella zona euro.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,38% a 94,45, allontanandosi dal massimo di sette mesi di ieri di 94,98.