Investing.com - I prezzi dell’oro scendono al minimo da febbraio questo mercoledì, dal momento che sono esitanti a prendere posizione sui mercati per via di un quadro tecnico piuttosto debole.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad agosto è sceso al minimo della seduta di 1.261,30 dollari l’oncia troy, il minimo dal 7 febbraio, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 1.264,70 dollari nella mattinata degli scambi europei, in calo dello 0,08%, o di 1,00 dollaro.
I prezzi dell’oro troveranno supporto a 1.257,90 dollari l’oncia, il minimo dal 7 febbraio, e resistenza a 1.294,70, il massimo dal 27 maggio.
Ieri l’oro è crollato del 2,03%, o di 26,20 dollari, dopo l’ondata di vendite tecniche generata dal calo al di sotto del livello di supporto di 1.277 dollari, che ha innescato una serie di ordinativi di vendita per via del quadro decisamente ribassista.
I prezzi Comex dell’oro sono andati sotto forte pressione alla vendita nelle ultime settimane dal momento che i positivi dati economici statunitensi hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare ad aumentare i tassi prima del previsto.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato un aumento inaspettato degli ordinativi di beni durevoli statunitensi ad aprile, mentre un secondo report ha mostrato un miglioramento della fiducia dei consumatori USA in linea con le aspettative per questo mese.
Il Dipartimento per il Commercio ha riportato che gli ordinativi di beni durevoli sono aumentati dello 0,8%, rispetto al previsto calo dello 0,7%.
In un secondo report, il Conference Board ha indicato che l’indice della fiducia dei consumatori è salito a 83 a maggio, in aumento da un dato rivisto di 81,7 ad aprile, in linea con le aspettative degli economisti.
I dati positivi hanno mostrato che l’economia statunitense inizia a non risentire più degli effetti del rallentamento dovuto al maltempo di quest’inverno, alimentando le aspettative di una solida ripresa economica.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a luglio è in salita dello 0,16%, o di 3,1 centesimi, a 19,09 dollari l’oncia troy. I prezzi ieri sono crollati dell’1,81%, o di 35,1 centesimi, a 19,06 dollari.
Il rame con consegna a luglio è in salita dello 0,29%, o di 0,9 centesimi, a 3,187 dollari la libbra.
I prezzi del rame sono stati supportati nelle ultime sedute tra il crescente ottimismo per lo stato dell’economia statunitense e le speculazioni che la richiesta da parte della Cina, il principale consumatore, possa aumentare a breve termine.