Investing.com – Il dollaro statunitense è in range stretto contro le principali controparti; i timori persistenti sull’aumento del rendimento dei titoli spagnoli e la preoccupazione per il sistema bancario del paese hanno pesato sulla domanda di beni a più alto rischio.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è rimasto vicino al massimo di 2 anni contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,37% a 1,2456.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è salito al 6,6% oggi, avvicinandosi alla soglia critica del 7%, che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Protogallo.
La BCE si è opposta ieri ai piani di Madrid mirati a ricapitalizzare Bankia, attraverso i prestiti BCE alla Banca Centrale Spagnola, portando il sistema bancario iberico sull’orlo del collasso.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,39% a 1,5580.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti netti sono aumentati più del previsto ad aprile, segnando un aumento di 1,4 miliardi di sterline, contro le aspettative per un aumento di 1,2 miliardi di sterline.
Un secondo report ha mostrato che le approvazioni- mutui sono aumentate più del previsto il mese scorso.
Intanto il biglietto verde è sceso leggermente contro lo yen ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,20% a 79,33 e USD/CHF in salita dello 0,39% a 0,9643.
Nel frattempo la BoJ ha dichiarato che il target dell’1% sarà probabilmente raggiunto senza ulteriori allentamenti della politica, aggiungendo che le manovre di febbraio e aprile hanno aumentato le possibilità di una ripresa economica, non escludendo tuttavia ulteriori allentamenti se necessario, qualora i problemi della zona euro dovessero minacciare l’economia nipponica.
In Svizzera, l’Agenzia di Ricerca Economica KOF ha dichiarato che il suo barometro economico è migliorato più del previsto a maggio, segnando un massimo di 7 mesi di 0,81 da 0,43 dello scorso mese.
Il biglietto verde è salito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,40% a 1,0263, AUD/USD in calo dello 0,76% a 0,9773 e NZD/USD in calo dello 0,42% a 0,7596.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese inaspettatamente ad aprile, segnando -0,2% dopo un aumento dell’1,1% il mese scorso.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,32% a 82,73.
Nel corso della giornata l’Italia terrà un asta di 6,25 miliardi di titoli a 5 e 10 anni, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi. Infine gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è rimasto vicino al massimo di 2 anni contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,37% a 1,2456.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è salito al 6,6% oggi, avvicinandosi alla soglia critica del 7%, che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Protogallo.
La BCE si è opposta ieri ai piani di Madrid mirati a ricapitalizzare Bankia, attraverso i prestiti BCE alla Banca Centrale Spagnola, portando il sistema bancario iberico sull’orlo del collasso.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,39% a 1,5580.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti netti sono aumentati più del previsto ad aprile, segnando un aumento di 1,4 miliardi di sterline, contro le aspettative per un aumento di 1,2 miliardi di sterline.
Un secondo report ha mostrato che le approvazioni- mutui sono aumentate più del previsto il mese scorso.
Intanto il biglietto verde è sceso leggermente contro lo yen ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,20% a 79,33 e USD/CHF in salita dello 0,39% a 0,9643.
Nel frattempo la BoJ ha dichiarato che il target dell’1% sarà probabilmente raggiunto senza ulteriori allentamenti della politica, aggiungendo che le manovre di febbraio e aprile hanno aumentato le possibilità di una ripresa economica, non escludendo tuttavia ulteriori allentamenti se necessario, qualora i problemi della zona euro dovessero minacciare l’economia nipponica.
In Svizzera, l’Agenzia di Ricerca Economica KOF ha dichiarato che il suo barometro economico è migliorato più del previsto a maggio, segnando un massimo di 7 mesi di 0,81 da 0,43 dello scorso mese.
Il biglietto verde è salito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,40% a 1,0263, AUD/USD in calo dello 0,76% a 0,9773 e NZD/USD in calo dello 0,42% a 0,7596.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese inaspettatamente ad aprile, segnando -0,2% dopo un aumento dell’1,1% il mese scorso.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,32% a 82,73.
Nel corso della giornata l’Italia terrà un asta di 6,25 miliardi di titoli a 5 e 10 anni, mentre è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi. Infine gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.