Investing.com - La scorsa settimana abbiamo visto i future dell'oro avanzare per la prima volta in tre settimane, mentre le preoccupazioni relative alla salute fiscale della periferie dell'Eurozona spingono ad investire sul prezioso metallo come valore alternativo.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell'oro con consegna a febbraio sono stati scambiati a 1.384,38 dollari l'oncia fino alla chiusura dei mercati, venerdì, arrampicandosi dello 0,61% sulla settimana.
I timori sulla salute fiscale della periferia dell'Eurozona continuano a supportare il prezzo dell'oro anche in seguito al declassamento di una tacca del debito portoghese da parte dell'agenzia di rating Fitch, venerdì, da AA- ad A+, a causa del "deterioramento delle prospettive economiche a breve termine".
Il declassamento di venerdì segue quello del credito ungherese da parte dell'agenzia Moody's, annunciato giovedì, mentre Fitch mette in guardia sulla possibilità che il credito greco venga classificato come sconsigliato agli investitori.
La Commerzbank ha dichiarato che "l'oro rimarrà ben supportato finché continuerà la crisi del debito in Eurozona, spingendo gli investitori ad investire nel prezioso metallo come bene di rifugio".
Giovedì, il prezzo dell'oro ha pareggiato i guadagni dopo la pubblicazione dei dati ufficiali statunitensi sul numero di richieste per il sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 18 dicembre. Sono invece saliti gli ordinativi di beni durevoli.
Il prezzo dell'oro ha trovato un temporaneo supporto nelle rinnovate tensioni geopolitiche nella penisola coreana in seguito ad un'esercitazione militare dell'esercito sudcoreano al confine con la Corea del Nord. L'esercitazione è stata eseguita nonostante le proteste del governo nordcoreano e gli inviti a rinunciare da parte della Cina e della Russia.
Le esercitazioni si sono concluse senza incidenti. Nel frattempo, la Corea del Nord ha permesso agli ispettori delle Nazioni Unite di entrare nel paese.
Il Fondo Monetario Internazionale ha concluso la vendita di 403,3 tonnellate metriche d'oro, già annunciata nel settembre 2009 e finalizzata a rimpinguare le finanze.
Più della metà dell'oro è stato acquistato dalle banche centrali di India, Sri Lanka, Mauritius e del Bangladesh.
Il Fmi ha dichiarato che "le vendite di oro verranno condotte salvaguardando il mercato dell'oro, a prezzi di mercato".
Una settimana fa si attendeva l'assottigliamento degli scambi sull'approssimarsi della fine dell'anno. Un inatteso tasso d'interesse della Banca Centrale Cinese influenzerà il prezzo dell'oro all'apertura dei mercati, lunedì.
L'argento con consegna a marzo è stato scambiato a 29,17 dollari l'oncia fino alla chiusura dei mercati, venerdì, in rialzo dello 0,68% sulla settimana, mentre il rame con consegna a marzo è stato scambiato a 4,26 dollari, in rialzo dell'1,14% sulla settimana.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell'oro con consegna a febbraio sono stati scambiati a 1.384,38 dollari l'oncia fino alla chiusura dei mercati, venerdì, arrampicandosi dello 0,61% sulla settimana.
I timori sulla salute fiscale della periferia dell'Eurozona continuano a supportare il prezzo dell'oro anche in seguito al declassamento di una tacca del debito portoghese da parte dell'agenzia di rating Fitch, venerdì, da AA- ad A+, a causa del "deterioramento delle prospettive economiche a breve termine".
Il declassamento di venerdì segue quello del credito ungherese da parte dell'agenzia Moody's, annunciato giovedì, mentre Fitch mette in guardia sulla possibilità che il credito greco venga classificato come sconsigliato agli investitori.
La Commerzbank ha dichiarato che "l'oro rimarrà ben supportato finché continuerà la crisi del debito in Eurozona, spingendo gli investitori ad investire nel prezioso metallo come bene di rifugio".
Giovedì, il prezzo dell'oro ha pareggiato i guadagni dopo la pubblicazione dei dati ufficiali statunitensi sul numero di richieste per il sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 18 dicembre. Sono invece saliti gli ordinativi di beni durevoli.
Il prezzo dell'oro ha trovato un temporaneo supporto nelle rinnovate tensioni geopolitiche nella penisola coreana in seguito ad un'esercitazione militare dell'esercito sudcoreano al confine con la Corea del Nord. L'esercitazione è stata eseguita nonostante le proteste del governo nordcoreano e gli inviti a rinunciare da parte della Cina e della Russia.
Le esercitazioni si sono concluse senza incidenti. Nel frattempo, la Corea del Nord ha permesso agli ispettori delle Nazioni Unite di entrare nel paese.
Il Fondo Monetario Internazionale ha concluso la vendita di 403,3 tonnellate metriche d'oro, già annunciata nel settembre 2009 e finalizzata a rimpinguare le finanze.
Più della metà dell'oro è stato acquistato dalle banche centrali di India, Sri Lanka, Mauritius e del Bangladesh.
Il Fmi ha dichiarato che "le vendite di oro verranno condotte salvaguardando il mercato dell'oro, a prezzi di mercato".
Una settimana fa si attendeva l'assottigliamento degli scambi sull'approssimarsi della fine dell'anno. Un inatteso tasso d'interesse della Banca Centrale Cinese influenzerà il prezzo dell'oro all'apertura dei mercati, lunedì.
L'argento con consegna a marzo è stato scambiato a 29,17 dollari l'oncia fino alla chiusura dei mercati, venerdì, in rialzo dello 0,68% sulla settimana, mentre il rame con consegna a marzo è stato scambiato a 4,26 dollari, in rialzo dell'1,14% sulla settimana.