Investing.com - I futures dell’oro sono in salita questo giovedì e rimbalzano dalle precedenti sedute nei timori di un interruzione anticipata di un programma di allentamento quantitativo.
L’andamento del prezzo dell’oro quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno ha segnato 1.379,65 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,9% sulla giornata.
I prezzi Comex sono precedentemente saliti dell’1% al massimo giornaliero di 1.381,15 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.337,85 dollari l’oncia troy, minimo dal 20 maggio, e resistenza a 1.413,05, massimo della seduta precedente.
Ieri l’oro ha perso un punto percentuale dopo che il
Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha dichiarato ieri che decisione di allentare il programma in modo potrebbe essere presa
già “nei prossimi vertici”.
Bernanke ha dichiarato davanti al Congresso che un’interruzione prematura del programma di allentamento monetario potrebbe portare rischi significativi alla ripresa economica.
Le sue dichiarazioni hanno messo a tacere le voci di un ritiro della politica monetaria della Banca, che ha avuto effetti positivi sulle materie prime espresse in dollari.
Intanto, i verbali rilasciati ieri, relativi all’ultimo vertice di maggio della Fed, hanno mostrato che un “numero” di policymakers si sono detti pronti a ridurre il piano di acquisti già dal prossimo giugno.
I prezzi dell’oro sono andati sotto forte pressione nelle ultime sedute,nelle aspettative che la Fed possa allentare il programma di stimolo monetario, nelle indicazioni di un miglioramento delle previsioni economiche.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato -0,8% a 22,30 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato -2,45%, a 3,298 dollari la libbra.
I prezzi del rame sono andati sotto forte pressione dopo i dati che hanno mostrato l’attività manifatturiere in Cina si è incontrata per la prima volta dopo sette mesi a maggio.
L’indice PMI Flash della HSBC, l’indicatore dell’attività industriale del paese, mostrato un calo al minimo di sette mesi di 49,6 al maggio da una lettura di 50,4 ad aprile.
I dati hanno alimentato i timori di un rallentamento nel principale consumatore di rame.
L’andamento del prezzo dell’oro quest’anno ha seguito molto le aspettative sulla banca centrale statunitense e la conclusione anticipata del programma di allentamento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno ha segnato 1.379,65 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,9% sulla giornata.
I prezzi Comex sono precedentemente saliti dell’1% al massimo giornaliero di 1.381,15 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.337,85 dollari l’oncia troy, minimo dal 20 maggio, e resistenza a 1.413,05, massimo della seduta precedente.
Ieri l’oro ha perso un punto percentuale dopo che il
Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha dichiarato ieri che decisione di allentare il programma in modo potrebbe essere presa
già “nei prossimi vertici”.
Bernanke ha dichiarato davanti al Congresso che un’interruzione prematura del programma di allentamento monetario potrebbe portare rischi significativi alla ripresa economica.
Le sue dichiarazioni hanno messo a tacere le voci di un ritiro della politica monetaria della Banca, che ha avuto effetti positivi sulle materie prime espresse in dollari.
Intanto, i verbali rilasciati ieri, relativi all’ultimo vertice di maggio della Fed, hanno mostrato che un “numero” di policymakers si sono detti pronti a ridurre il piano di acquisti già dal prossimo giugno.
I prezzi dell’oro sono andati sotto forte pressione nelle ultime sedute,nelle aspettative che la Fed possa allentare il programma di stimolo monetario, nelle indicazioni di un miglioramento delle previsioni economiche.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato -0,8% a 22,30 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato -2,45%, a 3,298 dollari la libbra.
I prezzi del rame sono andati sotto forte pressione dopo i dati che hanno mostrato l’attività manifatturiere in Cina si è incontrata per la prima volta dopo sette mesi a maggio.
L’indice PMI Flash della HSBC, l’indicatore dell’attività industriale del paese, mostrato un calo al minimo di sette mesi di 49,6 al maggio da una lettura di 50,4 ad aprile.
I dati hanno alimentato i timori di un rallentamento nel principale consumatore di rame.