MILANO, 9 dicembre (Reuters) - Seduta all'insegna della
volatilità per Piazza Affari che, fallito il tentativo di
rialzare la testa di metà giornata, riesce comunque a chiudere
sopra i minimi intraday.
Oggi sono soprattutto le notizie provenienti dall'estero a
influenzare il listino, con i volumi che restano sotto tono dopo
il lungo ponte dell'Immacolata e in vista delle festività
natalizie.
"Sul mercato c'è una direzione definita da fuori piuttosto
che dall'interno: ha pesato il nervosismo per il Dubai e poi il
peggioramento dell'outlook della Spagna da parte di S&P",
commenta un'operatrice.
L'indice FTSE Mib <.FTMIB> chiude in calo dello 0,75%,
l'AllShares <.FTITLMS> dello 0,8% e il MidCap <.FTITMC> cede
l'1,06%. Volumi nel finale per circa 2 miliardi di euro.
Il benchmark europeo Dj Stoxx 600 <.STOXX> arretra dello
0,95% mentre a Wall Street gli indici sono poco mossi.
* Le banche chiudono in ordine sparso. UBI , che
beneficia di un inizio di copertura positivo da parte di Societe
Generale, guadagna un punto percentuale mentre INTESA SANPAOLO
, anch'essa coperta con "buy" dal broker francese, cede
lo 0,6%. UNICREDIT , che ha riunito oggi il comitato
strategico in vista del cda del 15 dicembre che darà l'avvio
all'iter per il piano di riorganizzazione del gruppo, perde
l'1,6%. Lo stoxx europeo <.SX7P> segna un calo dell'1,6%.
* SAIPEM lascia sul campo circa il 3% dopo il
balzo di ugual misura messo a segno ieri. "Sono realizzi, il
titolo da inizio anno ha guadagnato circa il 90%", osserva una
trader. "In una giornata con pochi spunti come questa la gente
ne approfitta per monetizzare".
* Le vendite non risparmiano neanche IMPREGILO ,
-3% circa, e BULGARI , -3,7%, mentre difende il segno
positivo TENARIS (+1,8%) insieme alle utility TERNA
e SNAM RETE GAS .
* Fuori dal paniere principale corrono ACQUE POTABILI
e MEDITERRANEA ACQUE , che hanno subìto forti
oscillazioni nelle ultime sedute e in chiusura guadagnano
rispettivamente il 5% e il 4,5%.
* In rialzo dell'1% BENI STABILI , che incassa
l'aumento di target price da parte di Morgan Stanley.
* L'eliminazione dalla Champions League costa un -6% a
JUVENTUS , con un trader che osserva come i mancati
introiti derivanti dall'esclusione possano fare la differenza
tra il chiudere il bilancio dell'anno in pareggio o meno.