Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, con l’euro che si riavvicina ai recenti minimi plurimensili in attesa di una serie di dati economici nel corso della settimana.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,17% a 1,3360, non lontano dal minimo di nove mesi di 1,3332 toccato lo scorso mercoledì.
Gli investitori attendono i dati di giovedì sulla crescita del secondo trimestre nella zona euro, nonché i dati tedeschi e francesi; si prevedono dati piuttosto deboli.
La zona euro pubblicherà i dati sui prezzi al consumo per luglio questo giovedì, mentre il tasso annuo di inflazione resterà invariato allo 0,4%, ben al di sotto del target del 2% della BCE.
La BCE ha tagliato i tassi di interesse ai minimi record a giugno, nel tentativo di arginare la pressione deflazionaria nell’area e allentare i timori sulla politica monetaria divergente rispetto alle altre banche centrali mondiali.
Intanto, gli investitori continuano a seguire la situazione geopolitica in Ucraina e in Medio Oriente.
La Germania rilascerà l’atteso indice ZEW del sentimento economico tedesco nel corso della giornata, poiché i timori sull’impatto delle sanzioni sulla Russia continuano a pesare sulle previsioni economiche della Germania, il principale partner commerciale della Russia.
Il dollaro è in salita contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,10% a 102,29.
Sono scesi anche sterlina e franco svizzero, con GBP/USD in calo dello 0,08% a 1,6769, e USD/CHF in salita dello 0,17% a 0,9082.
Il dollaro australiano è stabile, con AUD/USD supportato a 0,9264. Stamane i dati hanno mostrato che la fiducia delle imprese australiane è migliorata a luglio, ed un secondo report ha mostrato che i prezzi delle case sono aumentati più del previsto nel secondo trimestre.
Intanto, il cambio NZD/USD è in calo dello 0,43% a 0,8421 e USD/CAD è in salita dello 0,17% a 1,0940.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,18% a 81,66, non lontano dal massimo di undici mesi di 81,78 registrato la scorsa settimana.