Investing.com - Il dollaro è stabile vicino al massimo di due mesi contro le altre principali valute questo martedì, supportato dalle aspettative di un aumento dei tassi di interesse a breve termine, mentre il dollaro australiano si rafforza sulla scia dei dati economici nazionali positivi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,78, poco meno del massimo di ieri di 95,96, il massimo dal 29 marzo.
La richiesta del dollaro continua ad essere incoraggiata dalle dichiarazioni di venerdì della Presidente della banca centrale USA Janet Yellen secondo cui sarebbe appropriato un aumento dei tassi “graduale e cauto” nei prossimi mesi, se l’economia ed il mercato del lavoro dovessero continuare a migliorare come previsto.
La Fed ha aumentato i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio in occasione del vertice di dicembre.
Un aumento dei tassi di interesse sarebbe positivo per il biglietto verde perché ne aumenterebbe l’appeal per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
I traders attendono il report sull’occupazione non agricola statunitense per il mese di maggio che sarà pubblicato venerdì, per avere maggiori informazioni sulla forza del mercato del lavoro.
Il dollaro scende contro lo yen, con il cambio USD/JPY giù dello 0,17% a 110,93, staccandosi dal massimo di tre settimane di ieri di 111,44.
Lo yen ha trovato supporto quando i dati nella notte hanno rivelato che la produzione industriale nipponica è inaspettatamente salita ad aprile, nonostante i terremoti che hanno colpito il sud del paese.
I dati hanno ridotto le aspettative di un aumento del programma di allentamento monetario da parte della Banca del Giappone il mese prossimo, dopo che ieri il Primo Ministro Shinzo Abe ha annunciato di voler rinviare l’aumento della tassa sulle vendite.
L’euro scende in vista dei dati sull’inflazione nella regione per il mese di aprile attesi nel corso della giornata, dati che dovrebbero mostrare che i prezzi al consumo sono rimasti in territorio negativo il mese scorso.
La zona euro rilascerà inoltre l’ultimo report sull’occupazione.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,11% a 1,1127, riavvicinandosi al minimo di 10 settimane segnato ieri di 1,1097.
La moneta unica è debole anche contro lo yen, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,27% a 123,44.
Il dollaro australiano si è rafforzato, con il cambio AUD/USD al massimo di 0,7250 dopo i dati che hanno mostrato un incremento delle esportazioni nette e delle concessioni edilizie.