Investing.com - Il Dollaro è rimbalzato via dal minimo da quindici anni contro lo Yen, dopo che il Giappone ha dribblato le critiche dai paesi del G20 e del G7 mosse nei confronti degli interventi nei mercati monetari.
La coppia USD/JPY si è ritirata da 81,38, il minimo dal 26 aprile 1995, toccando 83,02 nel corso degli scambi europei mattutini, in crescita dello 0,16%. Supporto a 79,75, minimo del 19 aprile 1995; resistenza a 83,02, massimo di giovedì.
Le riunioni tenutesi questo fine settimana tra i membri del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale hanno avuto come oggetto la necessità della cooperazione al fine di favorire la crescita economica globale e sbollire le tensioni tra i paesi, permettendo alle esportazioni di crescere.
Il ministro della finanza giapponese, Yoshihiko Noda, ha affermato in presenza dei suoi colleghi del G7 che l'intervento del 15 settembre era mirato a limitare l'esuberanza dello Yen e non a colpire una qualche valuta. A seguito della riunione, ha dichiarato: "sono sicuro che le nostre ragioni siano state comprese".
Lo Yen è salito contro l'Euro, con la coppia EUR/JPY a 114,33, in calo dello 0,19%.
Alla fine delle riunioni, il vertice del FMI si è definito impegnato "a lavorare su un più bilanciato progetto di crescita globale, il quale riconosce le responsabilità del debito e del surplus dei vari paesi", sebbene non veda di buon occhio qualsiasi decisione atta a limitare i movimenti della moneta.
La coppia USD/JPY si è ritirata da 81,38, il minimo dal 26 aprile 1995, toccando 83,02 nel corso degli scambi europei mattutini, in crescita dello 0,16%. Supporto a 79,75, minimo del 19 aprile 1995; resistenza a 83,02, massimo di giovedì.
Le riunioni tenutesi questo fine settimana tra i membri del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale hanno avuto come oggetto la necessità della cooperazione al fine di favorire la crescita economica globale e sbollire le tensioni tra i paesi, permettendo alle esportazioni di crescere.
Il ministro della finanza giapponese, Yoshihiko Noda, ha affermato in presenza dei suoi colleghi del G7 che l'intervento del 15 settembre era mirato a limitare l'esuberanza dello Yen e non a colpire una qualche valuta. A seguito della riunione, ha dichiarato: "sono sicuro che le nostre ragioni siano state comprese".
Lo Yen è salito contro l'Euro, con la coppia EUR/JPY a 114,33, in calo dello 0,19%.
Alla fine delle riunioni, il vertice del FMI si è definito impegnato "a lavorare su un più bilanciato progetto di crescita globale, il quale riconosce le responsabilità del debito e del surplus dei vari paesi", sebbene non veda di buon occhio qualsiasi decisione atta a limitare i movimenti della moneta.