MILANO (Reuters) - Telecom Italia riapre i colloqui per una possibile collaborazione con Metroweb, ma al momento ci sono punti di vista diversi sul fatto che la società sia destinata a diventare il principale operatore della rete di nuova generazione.
Oggi, secondo una nota della società, il cda Telecom ha deciso di riprendere i contatti con i soci di Metroweb, Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti, e F2i, precisando che è stata esaminata la proposta sull'opportunità di condividere un piano di investimenti nelle reti Ftth (Fiber to the home).
L'ipotesi cui ha lavorato, finora senza successo, l'ex-presidente della Cdp, Franco Bassanini, era quella di creare, attraverso Metroweb, una joint-venture tra l'azionista pubblico Cdp e il privato Telecom Italia per dare vita a una rete telefonica superveloce, in fibra ottica, basata su un ampio uso della tecnologia Ftth.
I manager Telecom Italia, a oggi, non sembra abbiano intenzione di riaprire questa ipotesi, dicono due fonti vicine alla vicenda. E un'eventuale acquisizione di Metroweb, che tra l'altro potrebbe escludere Milano, non cambierebbe in modo decisivo il piano di investimenti del gruppo telefonico.
Gli adviser che seguono invece l'altro fronte, cioè Cdp e F2i, sembrano fiduciosi del fatto che, nonostante l'opposizione attuale, l'obiettivo finale di ricostruire quanto naufragato qualche mese fa sia realizzabile.
Il primo azionista di Telecom Italia, Vivendi (PA:VIV), dicono due fonti, ha tutte le intenzioni di non deludere il capo del governo Matteo Renzi, che per realizzare la rete vorrebbe questa joint-venture tra pubblico e privato.
Metroweb Italia è controllata al 53,8% da Fondi italiani per le infrastrutture (F2i) e al 46,2% dal Fondo Strategico.
La holding controlla a sua volta Metroweb Milano, Metroweb Genova e Metroweb Sviluppo, che ha avviato due progetti per la realizzazione della rete in fibra ottica su Bologna e Torino.
Metroweb Milano è considerata da sempre fuori dalla trattativa, almeno in una prima fase, in parte perché tutti gli operatori telefonici già la usano con contratti di lungo periodo, in parte perché Fastweb, gruppo Swisscom, ha un potere di veto sulla cessione.
L'ipotesi di accordo prevede l'acquisizione di una partecipazione, attraverso probabilmente la costituzione di una newco, se Metroweb Milano venisse scorporata.
In una prima fase ci sarebbe un azionariato a tre, che includerebbe Telecom Italia, F2i e Cdp per arrivare nel corso di cinque anni a Telecom, che sale al 70-80% con Cdp al 20-30%, oppure Telecom al 100%.
A questo fine, oltre a possibili pronunciamenti antitrust, sarà importante capire quale missione avrà la futura Metroweb, se le parti raggiungessero un accordo.
Se Metroweb diventerà la società della rete a livello nazionale è probabile che Telecom troverà ostacoli a portare la sua quota al 100%.
(Stefano Rebaudo)